Cronaca “Ultima Prova Campionato provinciale Strada”
Una giornata poco assolata, ma dal clima mite, accoglieva un numero purtroppo esiguo di corridori in quel di Murello.
Il numero modico era particolarmente tale nella partenza riservata agli “Under50” e ciò, ancora una volta conferma le nostre impressioni, cioè che, parafrasando titolo di noto film dei “f.lli Coen, “L’Italia non è un paese per giovani” e soprattutto denota come l’astro del ciclismo – il discorso investe tutte le categorie, comprese quelle professionistiche o dilettantistiche (un tempo, i cosiddetti dilettanti, una volta cessata l’attività, andavano a nutrire le fila del ciclismo amatoriale. Ad oggi, al contrario, coloro che smettono dopo aver raggiunto la categoria Elite o ancor prima Under 23, talmente sono stati spremuti che rifiutano sin l’idea di andare ancora in bicicletta, figuriamoci a “mettere il numero sulla schiena” -, sia nettamente declinante nel nostro paese.
Detto amaramente ciò, veniamo alla gara, gara che si originava da Murello, ove era posto l’arrivo dopo cinque tornate attraverso i paesi di Villanova Solaro e Ruffia, il classico circuito “in bolla”, ma non perciò dagli esiti scontati.
Nello specifico della corsa degli “Under 50”, la competizione prendeva l’avvio fra scatti e contro scatti, scaramucce di poco conto dalle quali però sortiva Liuni (Garda Scott Matergia), prendendo un buon vantaggio sull’esiguo drappello di inseguitori, vantaggio che manteneva per circa mezzo giro prima di essere riacciuffato dal plotone, plotone che, proprio per la scarsità numerica, alternava repentine accelerazioni ad altrettante rapide decelerazioni.
Ripreso il corridore della “Garda Scott Matergia” ricominciavano estenuanti scaramucce dalle quali ne uscivano in cinque: Albiero (Garda Scott Matergia), Altare (Sanetti Sport), Casale (Aurantia), Giraudo (Roracco) e Parodi (Pedale Imperiese).
All’inseguimento del quintetto si ponevano Fissore (Team Bike Pancalieri) e il valdostano Giovenzi ( VTT Arnad) che riuscivano a riportate sotto il “gruppo”; appena avvenuto il ricongiungimento coi cinque di testa, si riaccendeva la corsa, all’ultimo giro, con una nuova ondata di scatti e contro scatti dai quali emergevano in tre: Bugnone (MTB Academy Giaveno) – Andrea Bugnone ex campione di livello nazionale ed internazionale di downhill, valente ciclocrossista, ora anche stradista per recuperare un po' di forma -, Calandra (Garda Scott Matergia) e Giraudo (Roracco).
Mentre Bugnone perdeva contatto, i due fuggitivi procedevano di comune accordo fino a presentarsi sul rettifilo finale ove prevaleva il più fresco Calandra su Giraudo; dal plotoncino di ipotetici inseguitori prendeva le distanze sul finale di gara, il corridore Giovenzi che così giungeva terzo, conquistando il gradino più basso del podio.
La volata del “gruppo” era del veloce Altare che prevaleva, nell’ordine, su Marchetta (Garda Scott Matergia), Fissore (Team Bike Pancalieri), Fagiano (Cusati Racing Team), Fantini (Roracco), Agù (Castagnone) e Maccario (Cicli Bertolotto) a completare la rosa dei migliori dieci.
La gara degli “Over 50” si decideva in esordio di corsa quando, dopo una serie di attacchi e contro attacchi, si selezionava un drappello di dodici atleti: Picco, Silvestri e Martino (Ciclistica Bordighera), Giletta e Ferracin (Vigor Cycling Team), Capellino e Finotto (Team Bike Pancalieri), Dell’Erba e Bosticco (Ciclo Polonghera), Bausardo e Ragazzini (Asnaghi MikeBau) e l’isolato Raviolo (Team Santysiak).
Concordia ne regnava assai poca tanto più che molte fossero le ruote veloci presenti nel drappello e difatti tante erano le scaramucce “d’assestamento” che si susseguivano per un intero giro e proprio in una di queste perdeva contatto Dell’Erba.
Le tre successive tornate del percorso avvenivano senza scosse ed era all’ultimo giro, ormai oltrepassata Murello, che Giletta e Capellino si lanciavano risoluti all’attacco.
I nove rimanenti del plotoncino dei fuggitivi tentennavano, tanto più che li attardati si attendevano che fosse la “Ciclistica Bordighera” a porsi in testa per ricucire sui due avanguardisti, ma ciò non avveniva e quindi il vantaggio del duo si dilatava molto rapidamente.
Plurimi tentativi isolati di riportarsi sui dui fuggitivi si susseguivano ad opera di Bosticco, Raviolo, Picco, Silvestri, Ragazzini, ma Ferracin e Finotto chiudevano a raffica su chiunque, decisi a proteggere la fuga dei rispettivi compagni.
Nel faticoso parapiglia perdeva contatto Martino della “Ciclistica Bordighera”.
Ci riprovava Ragazzini prontamente stoppato dai due sopra menzionati e quindi, approfittando di un rallentamento appena ripreso il corridore dell’”Asnaghi”, ne approfittava il compagno di questi, Bausardo, che rilanciava guadagnando immediatamente una manciata di secondi.
La situazione, temporaneamente, si stabilizzava vedendo, ormai lontani ed imprendibili, Giletta e Capellino procedere a tutta certi di giungere al traguardo e Bausardo lanciato al loro inseguimento.
Nell’attraversamento di Ruffia, nuovamente assistevamo ad una serie di scatti e contro scatti nei sette superstiti della fuga originaria, ma da questi non ne sortiva alcunché nel mentre Giletta conseguiva il successo a mani levate in segno di giubilo, avendo staccato nel finale un esausto Capellino; quindi, si presentava Bausardo anch’egli in perfetta solitudine e poco dopo sfrecciava Silvestri per il quarto posto, prevalendo sugli altrettanto veloci Raviolo e Finotto. Distanziati dagli appena sopra ricordati giungevano Ragazzini e Bosticco, quindi, a seguire, poco lontani, transitavano Ferracin e Picco.
Conclusasi la competizione, si passava alle premiazioni nel consueto clima ilare e rilassato del dopo corsa, dandoci appuntamento per sabato 5 ottobre a Casanova per la “Prima Prova del Trittico di Chiusura”.
Guido Ragazzini
Il 13 e il 14 luglio torna la “7Summi7s’ 2024”, ovvero la Challenge Alpi Liguri con l’alpinista di Poggi Lorenzo Gariano che ha scalato le sette cime più alte del mondo. Un emozionante trekking sopra i 2000 metri sulle cime più alte delle Alpi Liguri con vedute spettacolari sul mare. “Un’impresa straordinaria per persone normali tra serata di benvenuto, pernottamento e due giorni di trekking sulle Alpi Liguri, annuncia Gariano.
L’idea nacque nell’ormai lontano 2009 quando proprio quell’anno riuscii a raggiungere il suo ambito obiettivo di scalare le 7 vette più alte per ogni Continente del nostro pianeta. Così, insieme a degli amici inglesi, che tanto amano ed apprezzano il nostro incredibile entroterra, aveva deciso di organizzare una versione per così dire “soft” e alla portata della gran parte dei partecipanti, di raggiungere le 7 vette delle nostre vicine Alpi Liguri, dove peraltro si contano le cime più elevate proprio nella nostra zona.
La prima edizione fu un grande successo se teniamo conto che praticamente nessun locale aveva un’idea in cosa il challenge consistesse. Parteciparono inglesi, irlandesi e tanti trekker della provincia di Imperia e fuori, perfino l’allora sindaco di Montegrosso Pian Latte. Quella fu la piattaforma di lancio, e con l’andare degli anni Gariano raffinò il percorso per poi includere l’iconico Pizzo di Ormea e Bric Conoia che non poteva non mancare all’appello come vette più alte. Si cambiò percorso ogni anno anche per garantire una freschezza ed innovazione per i partecipanti che seguirono fedelissimi edizione dopo edizione
“Inoltre – continua Gariano – cominciai ad organizzare sempre abbinato all’evento classico, una versione di corsa trail molto impegnativa che si completa in un solo giorno a differenza dei due standard. Anche una versione estrema invernale in autosufficienza adatta per pochi”.
Con oltre 42 km di percorso e quasi 4000m di dislivello positivo, il 7 summi7s dà una grande soddisfazione ai partecipanti dove Finisher assume veramente un prestigioso significato.Le 7 cime sono: Pizzo di Ormea, Bric Conoia, Mongioie, Marguareis, Cima Bertrand, Missun e Saccarello. Attualmente, il 7Summi7s’ classico di luglio ha due programmi, quello integrale di sempre, ed una mezza edizione, proprio come una mezza maratona. I partecipanti si riuniscono il venerdì sera al Rifugio Chionea, dove dopo la cena si fa il consueto briefing e controllo attrezzatura.
Sabato, primo giorno: partenza per il Pizzo di Ormea, Bric Conoia , Mongioie con arrivo alla Foresteria di Carnino o al Rifugio Mondovì – Don Barbera, a dipendere dal percorso scelto. Cena al Rifugio con serata musicale di un musicista local; domenica secondo giorno: Partenza per il Marguareis che a 2657 è la vetta più alta Alpi Liguri, se il tempo permette, ci accompagna il musicista per la cima, e si crea un’atmosfera emozionante con l’acustica di alta quota. Si prosegue poi per il Bertrand, Missun e completare il cerchio con il Saccarello, vetta più alta della Liguria. Il percorso termina al Rifugio La Terza, accanto al Monte Saccarello, dove si celebra il tutto con Buffet finale, T shirt tecnica di Finisher, certificato di merito, borsa con prodotti del territorio, vari gadget. Infine il minibus ci porterà al punto di partenza ad Ormea dove abbiamo lasciato i vari mezzi.
Grandi amicizie di lunga durata si sono sviluppate con il 7 Summi7s che grazie alla natura del challenge ed al suo spirito di convivialità e dello stare insieme ha permesso a tutti di conoscersi meglio. Persone che non andavano oltre alla camminata standard, grazie al challenge, si sono riscoperte, e molti ora si cimentano con gare più dure come gli ultra Trail ed ultra maratone.
Domenica 30 giugno, la pittoresca cittadina di Varallo (VC), recentemente nominata capitale europea dello sport, ha ospitato il prestigioso Campionato Regionale Csain a Cronometro Individuale. L'evento, organizzato con estrema cura e professionalità dal Velo Valsesia sotto la guida del presidente Franco Mango, si è svolto nell'ambito della Giornata dello Sport del comune di Varallo, attirando numerosi appassionati e ciclisti anche dalle regioni limitrofe.
La manifestazione ha regalato una giornata indimenticabile, non solo ai partecipanti ma anche agli accompagnatori, che hanno potuto godere di una cornice piacevole e di una logistica impeccabile, con la possibilità di assistere comodamente sia alla partenza che all'arrivo dei propri beniamini.
I ciclisti si sono alternati alla partenza con un intervallo di 2 minuti l'uno dall'altro, affrontando un percorso atipico per una cronometro, caratterizzato da leggere ondulazioni e difficoltà tecniche che hanno messo alla prova anche i più preparati, riservando qualche sorpresa nella classifica finale.
Il più veloce della giornata è stato Paolo Gilardini, che ha fermato il cronometro a 15 minuti e 17 secondi, mantenendo una media oraria impressionante di 45,15 km/h. Sul secondo gradino del podio, per soli due secondi di distacco, si è piazzato Lorenzo Alladio, seguito da Martino D'Alberto, che ha completato il percorso in 15 minuti e 30 secondi.
I nuovi Campioni Regionali, che hanno dimostrato eccezionali doti di resistenza e velocità, sono:
La perfetta organizzazione del Velo Valsesia ha garantito una competizione sicura e ben orchestrata, valorizzando lo spirito sportivo e l'entusiasmo di tutti i partecipanti. Questa edizione del Campionato Regionale Csain a Cronometro Individuale si conferma così come un appuntamento di grande rilevanza nel calendario ciclistico regionale, celebrando la passione per il ciclismo in una delle cornici più suggestive del Piemonte.
Un ringraziamento speciale va a tutti gli atleti, gli organizzatori, i volontari e gli spettatori che hanno reso possibile questo evento straordinario. Arrivederci al prossimo anno per nuove emozionanti sfide! 🚴♂️🏅ù
🚴♂️🌟 Grande novità in arrivo per tutti i tesserati Csain! 🌟🚴♂️
Siamo entusiasti di annunciare che a partire dalla cicloscalata Borgosesia-Alpe Noveis, in programma il prossimo 1 giugno, lo Stars Cup introduce un'importante novità per tutti i tesserati Csain di ogni provincia e regione!
💥 I punti in classifica verranno conteggiati per una speciale classifica riservata ai soli tesserati Csain! 💥
Questo significa che tutti i partecipanti Csain avranno la possibilità di competere per una nuova e prestigiosa maglia: la maglia di Campione Csain Stars Cup 2024! 🏆
Non perdere l'occasione di partecipare e di entrare nella storia della Stars Cup. Preparati, allenati e dai il massimo per conquistare questo titolo esclusivo!
Ci vediamo il 1 giugno alla cicloscalata Borgosesia-Alpe Noveis per una giornata di sport, passione e competizione!
#StarsCup #Csain #Cicloscalata #BorgosesiaAlpeNoveis #Campione2024 #Ciclismo #PassioneSportiva 🚴♀️🏅
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli e aggiornamenti! 🚴♂️✨
Lo scorso sabato 20 aprile, gli appassionati di ciclismo hanno potuto godere di un’indimenticabile giornata di gare a Moretta (CN), dove si è svolto il Campionato Nazionale Csain 2^ Serie. Con la partecipazione di ben 120 ciclisti provenienti da diverse parti del paese, l’evento si è rivelato un’occasione unica per mettere alla prova le proprie abilità e competere al massimo livello.
Il circuito, seppur pianeggiante, presentava tratti tecnici che, uniti alle sfide imposte dal vento, hanno reso la gara estremamente impegnativa e avvincente sin dall’inizio.
Nella prima partenza, la lotta per il primato è stata serrata, ma alla fine è stato Federico Bounous a tagliare per primo il traguardo, seguito da Fabio Fortalla e Cristian Oberto, che hanno dato vita a un’emozionante battaglia lungo tutto il percorso.
Ma è stata nella seconda partenza che la gara ha raggiunto il suo apice. Una fuga coraggiosa ha preso il largo, determinando le sorti dell’intera competizione. Sul traguardo, è stato Riccardo Veglia ad emergere come vincitore, con una prestazione straordinaria che lo ha visto superare il duo del Team Bike Pancalieri, composto da Alex Moschini e Gualtiero Capellino.
I Campioni Nazionali che hanno brillato durante l’evento sono stati numerosi, dimostrando una volta di più il talento e la determinazione presenti nel mondo del ciclismo amatoriale. Tra di loro, si sono distinti Fabio Fortalla, Alessandro Strano, Roberto Fortalla, Andrea Masarin, Cristian Manescotto, Giolo Simone, Massimo Bosticco, Marco Moretti, Remo Merleratti, Elisa Gallo e Laura Semeria, i quali hanno conquistato il podio con prestazioni straordinarie e una determinazione senza pari.
L’evento ha dimostrato ancora una volta che il ciclismo non è solo uno sport, ma una passione condivisa che unisce persone provenienti da ogni angolo del paese. Un ringraziamento speciale va a tutti i partecipanti, agli organizzatori e ai volontari che hanno reso possibile questa fantastica giornata di ciclismo. Che l’entusiasmo e la passione per la bicicletta continui a guidare le nostre pedalate future!
Cronaca “1° prova Campionato Provinciale Strada Torino”
“G.P. Dedonato”
Se la volta precedente in cui fummo a Casanova per disputare il “GP di Primavera” vi era ad attenderci, per l’appunto, aria di primavera, a Brione per il “G.P. Dedonato” vi era un clima decisamente mite, quasi estivo.
Ciò nonostante, era solamente un centinaio di corridori – suddivisi nelle due solite partenze distinte per età -, a presentarsi per disputare competizione in percorso vario, presentando diversi saliscendi, nulla di particolarmente impegnativo, modesto il dislivello di mt. 550 circa spalmato su settanta chilometri di corsa, ma comunque in grado di rendere maggiormente divertente ed accattivante lo svolgimento della gara.
Nello specifico della partenza riservata agli “Under 50”, si faceva notare già dal primo giro la “Garda Scott Matergia” che, forte di una compagine particolarmente nutrita, metteva in fila il gruppo nei falsipiani adducenti a Casellette, per favorire l’attacco dei propri atleti più in forma, cioè Calandra, Albiero e Marchetta, manovra che non sfuggiva a Girardi e Pacchiardo (Aurantia) che seguivano i due a sua volta seguiti da due corridori del “Polito Cycling”.
Si formava quindi un drappello di sette corridori che veniva ben presto raggiunto dal gruppo tirato da altra squadra numericamente ben rappresentata, la “Cicli Dedonato” che non aveva compagni nel tentativo di fuga.
Avvenuto il ricongiungimento, nei falsipiani che portano verso Givoletto, capitava il fattaccio: un contatto fra due corridori provocava una caduta di parecchi atleti – fortunatamente senza gravi conseguenze, qualche danno ai mezzi che impediva ad alcuni di riprendere la corsa -, e spezzava in due il gruppo.
I “sopravvissuti” nel primo troncone, ricompattatosi nei pressi di San Gillio, si frazionavano nuovamente sotto la spinta dei tre corridori già sopra protagonisti in esordio di corsa: Albiero, Calandra e Marchetta a cui si univa Tommaso Boccardo (Team Poirinese) – citato per nome per distinguerlo dal fratello Lorenzo, anch’egli forte corridore -, Crivello (Ciclo Polonghera), Papa (Pedale Leynicese) e Berri (Polito Cycling).
La collaborazione nel gruppetto a tirare in testa si instaurava immediatamente, nonostante all’interno della fuga vi fossero ben tre corridori della “Garda Scott Matergia”, cosa questa che consentiva alla fuga di consolidarsi, giro dopo giro.
E difatti, com’era logico attendersi, alla penultima tornata, nei faticosi falsipiani in direzione di Casellette, il luogo dove più era facile procedere ad una selezione, forte della superiorità numerica della propria squadra, la prima azione per andare all’arrivo in solitaria era tentata da Marchetta, lestamente seguito da Boccardo e Berri.
Si formava quindi un terzetto, terzetto inseguito da Papa e Crivello che non riuscivano a riacciuffare il trio di testa e che, una volta esaurito il loro tentativo, si vedevano superati in contropiede da Calandra e Albiero che, dopo un breve inseguimento si riportavano sul trio in fuga.
Veniva così a formarsi un quintetto dove, nuovamente, era il “Garda Scott Matergia” ad essere predominante, quintetto che diveniva un plotoncino da sei, visto che Crivello riusciva a riacciuffare i cinque.
Tuttavia, da lì a poco, a furia di scatti e contro scatti operati dai corridori del “Garda Scott Matergia”, dei sei atleti ne rimanevano quattro in avanscoperta: il sopra ricordato terzetto della “Garda Scott Matergia” con Boccardo che in questa formazione percorrevano l’ultimo giro dei cinque previsti per presentarsi
a disputare la volata per l’assegnazione della vittoria: vittoria che era colta da Marchetta a braccia levate sul proprio compagno di squadra Calandra mentre il gradino più basso del podio era di Boccardo quindi, in quarta posizione, Albiero.
Pochi attimi dopo giungevano in due: Berri e Crivello, quindi Bruno (Team Poirinese), Mansuino (Vamac in Bici) e Mansani (Polito Cycling) a chiudere i primi dieci della classifica.
Diverso l’andamento della corsa riservata gli “Over 50” visto che al “pronti, via” era immediato l’attacco di Ferracin (Vigor Cycling Team) che trascinava con sé Ragazzini (Asnaghi Cucine), Cenci (Ristorocycles Team), Perucca (Ciclo Polonghera), Turco (Team Poirinese), Testai (Team Santysiak), Tumiati (Garda Scott Matergia) e Petruzzelli (Sanetti Sport).
Costituito un drappello di otto fuggitivi, fuggitivi che collaboravano attivamente in testa a tirare, creatosi un bel vantaggio sul gruppo inseguitore – vantaggio giunto fino a due minuti -, sembrava che questi sarebbero giunti al traguardo indisturbati, ma al suono della campana erano solamente più trenta i secondi di vantaggio sul plotone e ciò era probabilmente accaduto in ragione del fatto che la concordia fra gli otto era scemata già a due giri dal termine sotto gli attacchi di Turco.
Ricompattatosi l’ottetto, era Petruzzelli, nel tratto in falsopiano che riportava verso Givoletto, a provare l’allungo solitario che perdurava qualche chilometro e che si esauriva nella discesa verso San Gillio dove i sette compagni della fuga, ormai prossima ad essere riassorbita, lo riprendevano.
Poco dopo arrivava difatti veloce il plotone e le carte nuovamente si mischiavano: fuori dall’abitato di San Gillio, tentavano nuovamente la sortita Fissore (Team Pancalieri) e Ragazzini, ma il loro tentativo risultava effimero ed infruttuoso poiché ormai il gruppo “sentiva odore di arrivo in volata” e perciò non permetteva ad alcuno di prendere il largo.
Gli ultimi convulsi chilometri erano nel segno del “Team Santysiak” dove il sempre veloce Ostorero, insieme al compagno Grosso, si mettevano a disposizione del sodale Testai, portandolo avanti ed in posizione privilegiata affinché facesse prevalere il proprio spunto notoriamente veloce: e così avveniva, ottimamente pilotato dai compagni, Testai vinceva nettamente su Ferracin e Grosso, a seguire, Fissore, Cenci, Meneghini (Boscaro Racing Team), Perucca, Alparone (Ciclo Polonghera), Gentile (Team A Ruota Libera) e Maruca (Cicli Ilario), tutte ruote veloci e pronte a far prevalere le proprie doti di velocità in arrivi affollati.
Rimpiazzato il pathos agonistico dal solito clima colloquiale e divertito che si instaura tipicamente nel dopo corsa, si passava alle premiazioni sotto la regia di Elisa Zoggia e del suo Staff.
Prossimo appuntamento il 27 aprile a Murello (CN) per la “2° Prova del Campionato Provinciale Strada Torino”.
. Guido Ragazzini
Emozioni e Sfide alla Corsa di Caramagna Piemonte: Inizia il Campionato Provinciale 2^ serie di Torino
Sabato 6 aprile, sotto un sole splendente, gli appassionati di ciclismo si sono radunati a Caramagna Piemonte, nella provincia di Cuneo, per assistere alla prima prova del Campionato Provinciale di Seconda Serie. L'evento ha offerto una giornata di emozionante competizione e sfide avvincenti, coinvolgendo ciclisti di tutte le età e abilità.
La gara è iniziata con la partenza della categoria più giovane, dove il desiderio di primeggiare ha reso la competizione estremamente impegnativa. Dopo il secondo dei tre giri previsti, una fuga di nove ciclisti ha preso il comando, ma verso la fine della corsa l'armonia all'interno del gruppo è venuta meno. Alla fine, sono stati due i ciclisti a contendersi la vittoria, con Daniele Geraci che ha avuto la meglio.
Nella seconda gara, con circa 70 partenti, l'azione è stata elettrizzante fin dall'inizio. Con una fuga iniziale che ha allungato il gruppo, la competizione si è fatta serrata. Nonostante i tentativi di alcuni ciclisti di distanziarsi dal gruppo principale, la tattica e la determinazione del peloton hanno portato alla ricomposizione del gruppo.
Dopo vari tentativi di fuga, a contendersi la testa della corsa è un gruppo ristretto di nove corridori, ma nonostante gli sforzi, il gruppo principale riesce a ricucire lo svantaggio.
Successivamente, altri tentativi di fuga e attacchi si susseguono, con ciclisti che cercano di rompere l'equilibrio del gruppo. Tuttavia, la determinazione del peloton è evidente, e ogni tentativo di distacco viene prontamente neutralizzato.
Verso la fine della gara, Andrea Petruzzelli prova un'ultima disperata azione solitaria, ma la velocità del gruppo è troppo alta. Alla fine, è una volata a decidere il vincitore, con Mauro Perucca che si aggiudica la vittoria seguito da Claudio Alparone, entrambi provenienti dalla squadra di Polonghera.
L'evento ha dimostrato il livello di competizione e la passione per il ciclismo presente nella regione, alto nonostante fosse una gara riservata alla sola seconda serie. Nonostante le sfide e le difficoltà lungo il percorso, i ciclisti hanno dimostrato determinazione e impegno, regalando agli spettatori una giornata indimenticabile di sport e adrenalina.
La premiazione per i primi 6 di ogni categoria, senza accorpamenti di quelle più giovani, ha regalato momenti di golosità a molti, con confezioni di cioccolata Vanoir.
Appuntamento con la seconda serie a sabato 20 aprile a Moretta, dove si disputerà il Campionato Nazionale Csain.
Casanova, provincia di Torino, è stata teatro sabato 23 marzo di uno degli appuntamenti più partecipati di questa stagione torinese: il Gran Premio di Primavera. Con oltre 200 corridori alla partenza, divisi in due distinti gruppi, la competizione ha regalato spettacolo e emozioni, sotto un cielo limpido e un caldo sole primaverile.
La gara, articolata su due partenze, ha visto protagonisti atleti provenienti da diverse regioni d'Italia, tra cui la Toscana, la Liguria, la Lombardia e, naturalmente, il Piemonte. Ogni gruppo ha contato più di 100 corridori, a conferma della bontà del calendario che la collaborazione tra gli organizzatori del Piemonte e della Lombardia ha creato.
*La Sfida Maschile: Tattica e Coraggio*
Nella prima competizione maschile, fin dai primi chilometri si è assistito a un'animata fase di attacco. Daniele Geraci e Daniel Altare, del team Sanetti, hanno impresso un'accelerazione decisa, seguiti a ruota da atleti del calibro di Pacchiardo e Vilella, quest'ultimo al rientro nelle competizioni. Il gruppo, tuttavia, ha mostrato una notevole capacità di reazione, riassorbendo i fuggitivi dopo un inseguimento serrato.
A rendere la gara ancora più impegnativa, un vento caparbio nel finale, che ha messo a dura prova i ciclisti. Nonostante ciò, Alessio Gasperin ha tentato un'impresa eroica: un attacco in solitaria di quasi 20 km. Ma in un contesto così competitivo, mantenere il vantaggio si è rivelato un'impresa troppo ardua.
Il gruppo, compatto, si è presentato unito all'ultimo giro, dando vita a un finale ad alto tasso adrenalinico. Il tentativo di allungo di Bruno Sanetti e Federico Vilella è stato prontamente neutralizzato, lasciando spazio a un contropiede memorabile di Alberto Nardin del Team Bike Pancalieri, che ha tagliato il traguardo in solitaria, sotto gli applausi entusiasti dei presenti.
*La Competizione Femminile: Strategia e Forza*
La seconda gara ha visto protagoniste le categorie M5,M6,M7,M8 e femminili, su un percorso ondulato di 60 km, diviso in tre giri. L'avvio è stato immediatamente segnato da una fuga di 11 corridori, con Bellato e Rapaccioli in evidenza. Nonostante il ritmo sostenuto, il numeroso gruppo di inseguitori non ha mai perso di vista i fuggitivi, mantenendo la gara aperta fino all'ultimo.
L'ultimo giro ha offerto spunti tattici di grande interesse, con Rapaccioli che ha tentato il tutto per tutto nel falsopiano, guadagnando un margine prezioso. Tuttavia, la risposta delle squadre non si è fatta attendere, con un ritorno compatto che ha preannunciato una volata finale mozzafiato.
A Casanova, il gruppo si è presentato unito, con Alessandro Chiapparino che ha saputo imporsi in volata, seguito da Alessandro Raviolo e Alessandro Picco. Tra le donne, un emozionante sprint ha visto Stefania Sensi del Team Bike Pancalieri superare Anna Ceoloni, in una dimostrazione di forza e abilità che ha entusiasmato il pubblico.
Il Gran Premio di Primavera di Casanova si conferma così un appuntamento imperdibile per gli amanti del ciclismo, capace di offrire ogni anno spettacolo, emozioni e una cornice paesaggistica senza eguali. Gli appassionati attendono già la prossima gara, certi di trovare nuovamente quel mix di passione, strategia e pura adrenalina che solo il ciclismo sa regalare.
In una giornata di sole dal sapore primaverile circa 130 ciclisti amatoriali si sono sfidati nella gara ciclistica domenica 17 marzo a Osasio. Questa gara segna l'inizio della stagione delle gare su strada in Piemonte sotto l'egida Csain, e i partecipanti erano pronti a mettere alla prova le proprie abilità sul classico circuito della pancalera, lungo circa 21 km, da ripetere per ben tre volte.
La competizione è stata divisa in due partenze, con le categorie da Junior a M4 che hanno preso il via per prime. Molte le scaramucce che hanno animato la gara con tentativi di fuga sempre bloccati dal gruppo, che si presenta compatto al traguardo. La vittoria in questa prima partenza è andata a Leonardo Resiale del Team Ride Generation, che è riuscito a superare i suoi avversari David Cerullo della Asnaghi Cucine e Simone Magliotto del Team Bike Pancalieri. La seconda partenza ha visto invece trionfare Alessandro Picco della Ciclistica Bordighera, seguito da Fabrizio Facciotti e Roberto Cenci.
I primi sei classificati di ogni categoria sono stati premiati al termine della gara, dimostrando la determinazione e l'impegno di tutti i partecipanti. La competizione è stata un ottimo modo per inaugurare la stagione delle gare su strada in Piemonte e per permettere ai ciclisti amatoriali di mettersi alla prova e confrontarsi con altri appassionati di ciclismo.
La prossima gara , che sarà sabato 23 marzo a Casanova, è già attesa con trepidazione, e i partecipanti sono pronti a continuare a dar vita a emozionanti sfide e a dimostrare il loro talento sulle strade di Piemonte.
Siamo sicuri che la stagione delle gare su strada sarà ricca di eventi entusiasmanti e di grandi emozioni per tutti gli appassionati di ciclismo.
Si comunica che a causa del maltempo previsto la gara di Virle del 9 marzo è annullata
Ritorna la terza edizione della la Csain Tourism Cup ,organizzata dall'ente di promozione sportiva Csain in collaborazione con la Blu di Mare-Circolo Parasio.
Le salite del biellese e della Valsesia, già riunite dalla lungimiranza del circuito Stars Cup di cicloscalate organizzato dal Pedale Cossatese e dal Team Valli del Rosa, aprono ora al Brevetto Stars Cup!
I patron del circuito Erio Belloni e Gionni Miscioscia, in accordo con le autorità locali, hanno avviato un circuito tutto dedicato a chi ama affrontare le salite come vuole, quando vuole e con chi vuole!
L'iniziativa è volta a far conoscere questi luoghi bellissimi ad una platea più ampia di amanti delle due ruote, premiando la costanza di chi le affronterà tutte!
Info ed iscrizioni su www.starscup.it
Pronti per partire con la nuova stagione? Domani, 1 febbraio 2024, ha inizio il periodo di validità per affrontare il Bike To Origin!
Il brevetto, giunto ormai alla quinta edizione, accompagna tutti i ciclisti che nelle loro uscite decidono di darsi dei traguardi: 20 in totale, nella provincia di Torino.
Non resta che pedalare e scalare la lista degli obiettivi per raggiungere la maglia da finisher!
CAMPIONATO NAZIONALE CSAIn CICLOCROSS 2024
Servizio di Fabrizio Gulmini.
Sventola il tricolore sul tracciato di gara del Campionato Nazionale CSAIn Ciclocross che si è corso Domenica 21 Gennaio a Borgo d'Ale (Vc) con l'organizzazione del Team Pedale Pazzo.
Dieci i titoli in palio per le diverse categorie in gara che culmineranno con la conquista della maglia più ambita da indossare con orgoglio e soddisfazione.
Alle ore 11, con un vento leggero e temperatura di zero gradi è scattata la prima delle due gare in programma. Sullo sfondo il santuario della Madonna della Cella, intorno al quale si è sviluppato il tracciato di gara di due chilometri e duecento metri, che seppure con pochi tratti a piedi, ha impegnato non poco l'ottantina di atleti ed atlete che hanno partecipato.
La prima parte del percorso si è dimostrata veloce favorendo così il riscaldamento della gamba che di lì a qualche minuto sarebbe stata messa a dura prova da due fattori: la pendenza del “muro” da affrontare all'interno del bosco ed ovviamente anche la tenuta fisica sulla lunga distanza.
In luce si sono messi gli “scalatori” puri che senza mai mettere il piede a terra hanno dato prova di grande forza, ma altrettanto tenaci coloro che spingendo o mettendosi in spalla la bici, come vuole la tradizione ciclocrossistica, hanno raggiunto il punto più alto spronati dagli incoraggiamenti del pubblico presente.
Il bello del ciclocross sono anche gli ostacoli fissi saltati dai corridori a più riprese e capaci di aggiungere quel tocco magico alla gara, per di più dopo avere affrontato un tratto tecnico dove curve e controcurve sono state le protagoniste.
Sul traguardo ecco arrivare uno dopo l'altro, i neo campioni e campionesse nazionali
che festeggiano con il giusto entusiasmo questo importante risultato.
Insieme a loro, i protagonisti nelle diverse categorie che hanno dato vita ad una giornata di sport e di passione pura per il ciclocross.
Le premiazioni sino sono svolte alla presenza del consigliere nazionale CSAIn Elisa Zoggia, del Sindaco di Borgo d'Ale Pier Mauro Andorno e del Presidente del Team Pedale Pazzo Gianni Riconda.
Sul podio la consegna della maglie di campione nazionale, per le donne A ad Aurora Peruzzi, per le donne B Rosella Bazzarello, Junior Marco Berri, M2 Matteo Castaldi, M3 Riccardo Ornaghi, M4 Emiliano Paiato, M5 Bruno Dellerba, M6 Vittorio Mazza, M7 Roberto Viotti ed M8 Angelo Zago.
Nella classifica di società il Pedale Pazzo conquista la vittoria, davanti a Ciclo Polonghera al secondo posto, terzo il Velo Club Valsesia.
Si è conclusa sabato 14 ottobre la stagione agonistica su strada del torinese, con la ormai classica La 100 Km. Una gara nata con lo spirito della ciliegia sulla torta della stagione, un impegno più gravoso da affrontare prima della pausa invernale.
Sono oltre 130 i partecipanti che onorano l'appuntamento sfidandosi sull'ormai noto circuito di Caramagna Piemonte in quella che si rivela essere l'ultima giornata dal sapore estivo prima dell'arrivo dell'autunno.
Gara dura tra i giovani, che fin dal primo giro spaccano il gruppo: dopo i primi 20 chilometri troviamo una fuga seguita da più gruppetti, ed i meno preparati vengono assorbiti dal gruppo dei gentlemen.
Sul traguardo è Andrea Gallo a vincere davanti ad Alberto Nardin (Ciclo Polonghera) e Danilo Fissore (Team Bike Pancalieri).
Anche tra i gentlemen è una fuga a dettare il ritmo di gara e portare alla volata ristretta che viene vinta da Pasquale Martino su Bruno Dellerba (ciclo Polonghera), Valter Giletta (Vigor), e Wilhelm Bonato (Team Santysiak).
Terminata la competizione si procede con le classifiche e la premiazione finale del Trittico per quanti hanno partecipato a tutte le prove.
L'appuntamento con la strada è per la prossima stagione, mentre ora l'attività si concentra sul ciclocross
Una domenica ottobrina dal clima mite ed assolato accoglieva un passabile numero di corridori – assai più numerosi gli “Over 50” rispetto agli “Under” e ciò testimonia, almeno nella nostra regione, in particolare ad Ovest di questa, l’ineluttabile declino “anagrafico” di quello che decenni fa era lo sport più popolare e seguito prima di essere soppiantato dal calcio -, in quel di Osasio, comune agricolo della piana torinese.
Il percorso era quello già sperimentato più volte, passante per il “quadrilatero” i cui vertici erano le località di Virle, Pancalieri, Vigone e Cercenasco, privo di difficoltà altimetriche, ma, come avviene in simili casi, era l’andatura tenuta dai corridori, come vedremo, a rendere selettiva la corsa.
Nello specifico della prima partenza, all’abbassarsi della bandierina che segnalava l’avvio della corsa, si assisteva ad un immediato attacco da parte di tre corridori della formazione “Garda Scott Matergia”; essi erano: Liuni, Caveglia e Baroetto, presto raggiunti dapprima da Fissore (Team Bike Pancalieri) e Marchetta, ai quali si aggiungevano in diverse azioni, Allois (Aurantia), Albiero, Strano e Calandra (Garda Scott Matergia), Nervo (Roero Speed Bike) e Nardin (Ciclo Polonghera).
Il ritmo imposto dal drappello dei fuggitivi selezionava ulteriormente il gruppetto di avanguardisti proiettando in avanti nella fuga decisiva i seguenti corridori: il quartetto della “Garda Scott Matergia”, Albiero, Liuni, Strano e Calandra, il duo della “Aurantia”, Marchetta e Allois, e gli “isolati”, Fissore, Nervo e Nardin.
I nove procedevano di comune accordo e senza tentennamenti a doppia fila, inanellando un giro dopo l’altro dei quattro previsti,
fino a che la concordia veniva a scemare all’ultimo passaggio in Virle, appena superata la rotonda che immetteva in direzione di Osasio, verso il traguardo ormai prossimo.
Qui iniziavano le schermaglie, schermaglie forse tardive per tentare un colpo di mano che evitasse l’arrivo in volata e che difatti non sortivano alcun effetto se non selezionare ulteriormente il gruppetto di fuggitivi fino a ridurlo a sette unità.
Il plotoncino si disponeva quindi ad effettuare la volata, volata che veniva vinta con ampio margine di vantaggio da Nardin su, nell’ordine, Marchetta e Fissore, a seguire nervo, Allois, Liuni, Albiero, Calandra, Strano.
Decisamente più animato e spumeggiante l’andamento della corsa riservata agli “Over 50” subito resa tambureggiante dall’attacco di Cenci (Ristoro Cycles Team) seguito da Ferracin (Vigor Cycling Team), Dell’Erba (Ciclo Polonghera) e Ragazzini (Asnaghi Cucine); tentativo che veniva, dopo qualche chilometro dall’avvio della corsa, stroncato dalla reazione del gruppo, gruppo tirato da quelle squadre che non avevano compagni nel drappello dei fuggitivi.
Da lì a poco prendeva l’abbrivio quella che sembrava essere la fuga decisiva: su impulso di Turco (Team Poirinese), seguito da Dell’Erba, Ferracin e Bausardo (Asnaghi Cucine) si formava un quartetto al quale si univa, dopo un inseguimento protrattosi per svariati chilometri, il forte passista della “US legnanese”, Baroli.
In breve, sparivano dall’orizzonte, ma la reazione del plotone non si faceva attendere: il “Team Santysiak” e il “Team Bike Pancalieri” prendevano le redini del gruppo e pazientemente, chilometro dopo chilometro, colmavano, fino ad annullarlo, il cospicuo distacco che si era creato col quintetto di avanguardisti.
Terminata l’azione dei cinque si rimescolavano di nuovo le carte, protagonista nuovamente Cenci che, all’ultimo giro, nel rettifilo adducente a Virle, si produceva in un allungo seguito da Dell’Erba e Ferracin sui quali si riportavano Raviolo e Bausardo, quindi Lentini e Finotto, Baroli, Turco, Veglia (Passatore), Facciotti (Ceramiche Lemer) e altri corridori fino a formare un gruppetto di una quindicina di unità.
Superata Virle si entrava nel vivo del finale di corsa ed era nuovamente Baroli a lanciarsi all’attacco, attacco prontamente rintuzzato da Finotto seguito da tutti gli altri. A circa trecento metri dalla curva a gomito che introduceva al rettilineo al cui culmine era posto l’arrivo, ripartiva in contropiede Cenci senza che alcuno tentasse di inseguirlo, cosa questa che permetteva all’alfiere della “Risto Cycles Team” di vincere a braccia alzate anticipando di una ventina di metri la volata, volata che vedeva Facciotti superare Bausardo, quindi, nell’ordine, Raviolo, Turco, Ferracin, Finotto, Lentini, Dell’Erba e Veglia, per citare, come si conviene i primi dieci della classifica.
Esaurito il pathos agonistico si passava alle premiazioni sotto la regia di Elisa Zoggia come del suo staff, nella consueta atmosfera rilassata e divertita che si instaura tipicamente nel dopo corsa.
Ultimo appuntamento del “Trittico di Chiusura”, sabato prossimo alla “100 chilometri” nel consueto circuito di Caramagna (CN)
Guido Ragazzini
Domenica 1 ottobre è stata una giornata soleggiata dalle temperature quasi estive. E’ in questo clima che ha preso il via presso l’abbazia di Casanova, alle porte di Torino, il Trittico di Chiusura: classico campionato che chiude la stagione torinese delle gare su strada.
Dopo l’impresa del sabato è ancora Mauro Liuni (Garda Scott Matergia) a vivacizzare la gara dando vita a una fuga con Alberto Nardin (Ciclo Polonghera), Matteo Lovera (Ciclo Polonghera), Giancarlo Albiero (Garda Scott Matergia) e Carmelo Marchetta (Aurantia).
Sul lungo rettilineo che riconduce al traguardo è Giancarlo Albiero ad anticipare gli avversari andando a tagliare il traguardo a braccia alzate. Alle sue spalle la volata degli inseguitori è vinta da Carmelo Marchetta davanti ad Alberto Nardin.
Anche la seconda partenza è segnata dalla fuga che porta al traguardo Roberto Cenci e Massimo Bosticco a tagliare il traguardo vittoriosi stringendosi la mano in un gesto di grande sportività.
L’appuntamento con la seconda prova del trittico è per domenica 8 ottobre ad Osasio
Martedì 26 settembre si è svolta la classica gara su strada infrasettimanale intitolata alla festa di San Michele a Borgo D'Ale.
Nel caldo pomeriggio dal sapore tardo estivo i partecipanti hanno dato vita a due gare particolarmente combattute, contraddistinte dalle fughe.
La prima partenza è vinta da Davide Bellato del Team Duebi, mentre la partenza dei più giovani è dominata dall'alfiere del gruppo sportivo dei vigili del fuoco Bruno Sanetti che ha la meglio sul plurivittorioso Giorgio Rapaccioli e su Andrea Natali.
Si è concluso sabato 30 settembre a Macello, comune in provincia di Torino da sempre vicino alle organizzazioni sportive, il campionato provinciale 2^ serie.
In una giornata soleggiata sono stati un centinaio i partecipanti che si sono presentati al via, dando spettacolo in una gara combattuta a colpi di pedale.
Tra i giovani Mauro Liuni (Garda Scott Matergia) ha da subito preso il comando cimentandosi in una fuga solitaria che lo ha condotto al traguardo a braccia alzate.
Al termine della gara sono stati premiati i campioni provinciali alla presenza dell'assessore comunale Irene Bertoli, che ha testimoniato la vicinanza della giunta comunale all'organizzazione.
Bielmonte è un piccolo gioiello incastonato nelle alpi biellesi, cuore dell’Oasi Zegna, famoso per il comprensorio sciistico e per il meraviglioso panorama sulla pianura padana.
Luogo di sport e di relax, questa è la location scelta dall’esperta organizzazione del Pedale Cossatese, che con la collaborazione del Team Valli del Rosa ha organizzato sabato 2 settembre il campionato interregionale della montagna per Piemonte, Liguria e Lombardia.
Quasi un centinaio i partecipanti che onorano l’evento, e che dopo le iscrizioni e la foto di gruppo scendono insieme a Campiglia Cervo per la partenza.
Fin dai primi chilometri è chiaro che il ritmo dei primi è insostenibile ai più: in una decina prendono il largo e forzano l’andatura sfilacciando il gruppo. Sul traguardo è l’alfiere della Us Vallese Alessio Ferraro Morey a prevalere su Giovanni Ottonello, Alessandro Ottino e Lorenzo Alladio.
Tra le donne è Daniela Gaggini a trionfare davanti a Monica Coppo, Silvia Milone e Rosella Bazzarello.
Al termine della competizione il sindaco Enzo Giacomini ringrazia tutti per la partecipazione e la perfetta organizzazione, poi alla presenza del Consigliere Nazionale Csain Elisa Zoggia si procede alla vestizione dei Campioni Interregionali che sono: Maestrini Michele (Pedale Cossatese), Andrea Patrucco (Team Valli del Rosa), Marco Chiocchetti (Team Pedale Pazzo), Angelo Pelosin (Funtos Bike), Marco Cagnone (Pedale Cossatese), Stefano Bertinotti (Bilake), Massimo Salone (Team Pedale Pazzo), Remo Merleratti (Pedale Cossatese) e Rosella Bazzarello (Team Media Bike).
Infine si procede alla premiazione del circuito Stars Cup, che con questa prova si è concluso dopo aver condotto gli appassionati delle salite sulle cime più affascinanti del biellese e della Valsesia, e con le premiazioni di giornata.
Un grande applauso è meritato da tutti i partecipanti che in questi mesi hanno onorato gli organizzatori seguendo con passione e sportività il circuito, che si riproporrà nel 2024 con alcune novità che sono già in cantiere.
Cronaca 7° GP De Donato
“Aurantia” e “Santysiak” concedono il bis
Una luminosa e mite domenica di settembre accoglieva a Val della Torre, località Brione, un’appena discreto numero di corridori intenzionati a disputare il 7° GP De Donato, edizione questa “addolcita” rispetto alle precedenti, ma che, come vedremo più avanti, avrebbe comunque premiato i migliori in gruppo.
Due le consuete partenze, la prima riservata agli “Under50” e la seconda agli “Over50” e cinque i giri di un interessante percorso vallonato.
Nella competizione riservata ai più giovani era arrembante il ritmo fin dall’avvio di corsa e difatti, già nella discesa che da Givoletto porta a San Gillio, erano due i corridori a proiettarsi all’attacco: Togni (Garda Scott Matergia) e Pavoni (Cicli De Donato) raggiunti da Pacchiardo (Aurantia) sullo strappetto di San Gillio.
Si formava così un terzetto tallonato da altri due corridori, nel frattempo fuoriusciti anch’essi dal plotone: Albiero (Garda Scott Matergia) e Lambertoni (Polito Cycling). In breve, i due riuscivano a rientrare sui tre avanguardisti in corrispondenza del secondo strappetto che vi è in San Gillio, dando così origine ad un quintetto di fuggitivi, quintetto inseguito da quattro corridori: Sanetti (Sanetti Sport), Seletto (Rodman Azimut), Osella (Ciclo Polonghera) e Marchetta (Aurantia) - quest’ultimo, ovviamente, non collaborava col gruppetto dei contrattaccanti avendo il compagno Pacchiardo in fuga.
Al secondo giro erano tre i corridori rimasti in testa: Lambertoni, Albiero e Pacchiardo, tallonati ad una manciata di secondi da Seletto, Osella, Sanetti e Marchetta.
A Givoletto i quattro inseguitori raggiungevano i tre fuggitivi e la fuga prendeva forma e sostanza coi sette corridori di cui sopra.
Un’azione di Pacchiardo, al terzo giro, sullo strappo di Givoletto, selezionava ulteriormente il gruppetto di testa che diveniva di sei unità: Pacchiardo, Seletto, Sanetti, Albiero, Lambertoni e Marchetta, mentre il gruppo navigava ad ormai due minuti dai fuggitivi, distacco destinato ad ampliarsi.
Alla quarta tornata la concordia dei sei cominciava a vacillare sotto i ripetuti allunghi di Sanetti, ben sorvegliato dal duo della “Aurantia”.
Al quinto ed ultimo giro gli “Aurantia” si disponevano per sfruttare al massimo la superiorità numerica all’interno della fuga ed è in questo contesto che Sanetti, nella discesa di Givoletto, si attardava con a ruota Marchetta in funzione di stopper.
Ciò faceva sì che in quattro si avvantaggiassero di una ventina di secondi sui due sopracitati, manovra questa che costringeva Sanetti a tirare mentre Marchetta ne sfruttava sornione la scia avendo il compagno Pacchiardo in avanscoperta.
Tuttavia, Sanetti, a circa settecento metri da dove era posto il traguardo, riusciva a riagganciare i quattro; immediato, al ricongiungimento col drappello di testa, l’attacco di Marchetta – vincente la domenica prima a Baldissero d’Alba -, che entrava in testa all’ultima rotonda, ma Sanetti nuovamente ripartiva e si riportava sotto al finisseur della “Aurantia” favorendo così la volata del Pacchiardo, postosi nella scia di Sanetti, che così coglieva la vittoria a braccia alzate; seguivano quindi Albiero, Seletto, Sanetti, Lambertoni e Marchetta.
Transitavano poi, nell’ordine, Capello (Leynecese Racing Team), Bologna (Garda Scott Matergia), Fagiano (Cusati Bike Racing Team) e Calandra (Garda Scott Matergia), per citare i primi dieci della classifica come si conviene.
Nella seconda partenza, pressoché al via, si assisteva all’immediato attacco di Cenci (Ristorocycles Team) seguito da Ragazzini (Asnaghi Cucine) e da un altro corridore di cui non distinguevano le insegne.
Il trio prendeva un discreto vantaggio, vantaggio che, dopo un effimero ricongiungimento con un drappello di inseguitori, veniva infine annullato dal gruppo.
Seguivano due giri dove gli attacchi si susseguivano, ma da essi nulla di significativo sortiva.
Era all’inizio del terzo giro che, con un’imperiosa azione, Turco (Team Poirinese) guadagnava una quindicina di secondi, attacco che veniva presto rintuzzato sullo strappetto di San Gilio ad opera di due contro attaccanti, il già sopra nominato Cenci e Dell’Erba (Ciclo Polonghera).
Tale azione allungava il gruppo fino a spezzarlo in almeno tre tronconi principali, nel primo dei quali rimanevano circa una ventina di unità.
Nel plotoncino di testa, troppo numeroso affinché si instaurasse quella concordia necessaria per darsi i cambi in testa a tirare, continui erano gli attacchi di Raviolo (Team Santysiak) e Turco, ma ferrea era la guardia degli altri avversari sui più animosi.
In esordio dell’ultimo giro, era nuovamente Turco ad attaccare prontamente seguito da Raviolo; si forma così un duo determinato ad andare all’arrivo senza tentennamenti di sorta per “giocarsi la vittoria” in una volata a due, ma il gruppetto da loro staccato non si arrendeva e con una serie di progressioni era sul punto di riacciuffare i fuggitivi nei pressi di Brione.
L’ultimo assalto, sul falsopiano che precedeva l’ultima rotonda prima dell’arrivo, era di Cenci alla ruota del quale si poneva l’astuto Testai (Team Santysiak); essi vedevano transitare Turco ancora in testa alla rotonda di cui sopra, ma la rimonta dell’alfiere del Team Santysiak era irresistibile – stiamo dicendo di un corridore, Beppe Testai, che, grazie al suo spunto veloce e alla capacità di leggere la corsa ha collezionato, ad oggi, 274 vittorie fin dalle categorie giovanili di FCI -, consentendogli di conquistare la prima piazza superando l’ottimo Turco, quindi Cenci e Raviolo; a seguire tutte “le meglio ruote veloci”, quali Perucca (Ciclo Polonghera), Grosso (Endura Team), Alparone (Ciclo Polonghera), Pisani (Team A Ruota Libera), Bausardo (Asnaghi Cucine) e Guglielmino (Team De Rosa Santini) a chiudere la rosa dei primi dieci – come sopra per l’”Aurantia” va sottolineato il lavoro di squadra che ha permesso la vittoria della “Santysiak”, bissando così il successo di domenica scorsa di Roberto Ostorero a Baldissero d’Alba.
Scemato il pathos agonistico si passava alle premiazioni come alla consegna delle maglie di Campione Provinciale sotto la regia di Elisa Zoggia come del suo staff, nella consueta atmosfera rilassata ed ilare che si instaura tipicamente nel dopo corsa.
I Campioni Provinciali risultavano essere i seguenti:
Francesco Fagiano
Vincenzo Pennella
Bruno Dellerba
Ugo Benedetto
Alessandro Bosco
Ferdinando Marletta
A causa di problemi tecnici la gara di Macello del 17 settembre è rinviata a sabato 30 settembre, con ritrovo alle 13,30 e partenza alle 14,30
Il Campionato Provinciale 2^ serie pertanto si concluderà il 30 settembre
Si è svolta domenica 3 settembre a Baldissero d'Alba la penultima prova del Campionato Provinciale torinese strada C.S.A.In.
Sul classico circuito ondulato si sono sfidati gli appassionati provenienti da tutta la regione. Una giornata caratterizzata dalle lunghe fughe che hanno portato al traguardo tra i giovani Carmelo Marchetta, che prevale in volata sui compagni di fuga, e tra i gentlemen Roberto Ostorero.
L'ultima prova con assegnazione maglie sarà domenica 10 settembre a Valdellatorre, al G.P. Dedonato.
Cronaca Nona Prova Campionato Provinciale Strada
Scoraggiati dalle infauste previsioni meteo – dimostratesi purtroppo del tutto fondate -, erano in pochi i corridori che si presentavano in quel di Busano al nastro di partenza della Nona Prova del Campionato Provinciale Strada indetto dalla CSAIN sul consueto “circuito della Favriasca”; circuito che, vista l’inclemenza del tempo, passava dai sei giri previsti a soli quattro.
L’esigua partecipazione – molti si iscrivevano, ma non si presentavano al via -, induceva il Giudice, pur di dar vita ad una corsa che si potesse dire tale, ad assommare i partecipanti “Under 50” agli “Over50”.
La gara prendeva avvio sotto un’insistente pioggia - ciò non creava alcun problema per la sicurezza dei concorrenti dal momento che non vi fossero in detto percorso difficoltà degne di nota se non tre curve di cui due a larghissimo raggio -, pioggia che incentivava Giordano (MG.K Vis) ad attaccare immediatamente, seguito a breve distanza da Finotto (Team Bike Pancalieri) – messo in seguito fuori gioco da una foratura -, e Ragazzini (Asnaghi Cucine).
Il tentativo di allungo durava ben poco, prontamente rintuzzato dal gruppo, gruppo che vedeva nei primi giri sortite effimere che non producevano alcun risultato.
L’azione decisiva era di Marchetta (Aurantia) che, al terzo dei quattro giri, partito con una risoluta accelerazione sul falsopiano che ci riportava a Busano, prendeva un discreto vantaggio sul plotone.
Tale mossa suscitava l’immediata reazione di Giordano, Seletto (Rodman Azimut) e Mona (Idem) che, dopo un breve inseguimento, in prossimità del traguardo, al suono della campana, si riportavano su Marchetta.
Si formava quindi un quartetto che procedeva di comune accordo a loro volta inseguiti da un duo, Conti del “Veloplus Team” e Sciarillo del “Pedale Leynecese” staccatisi da un gruppetto di decina di unità a loro volta avvantaggiatisi sulla rimanente parte del gruppo.
Ormai prossimi a disputarsi il successo, il quartetto si frantumava sotto un imperioso allungo di Giordano che giungeva al traguardo in solitudine conquistando la prima piazza, seguito ad una manciata di secondi da Mona; quindi Marchetta saliva sul terzo gradino del podio regolando nettamente in volata Seletto, Conti e Sciarillo.
Settimo giungeva il velocista Fissore che anticipava con un colpo da finisseur il plotoncino a cui apparteneva; quindi, seguivano Papa (Pedale Leynecese) che prevaleva alo sprint su, nell’ordine, Bertarelli (AS Ciclismo), Osella (Ciclo Polonghera), Lentini (Team Bike Pancalieri), Chiocchietti (Team Pedale Pazzo), Agu’ (Cicli Castagnone), Fagiano (Cusati Bike), Ragazzini (Asnaghi Cucine) e Veronica (Team Duebi) a chiudere il gruppetto.
Immancabilmente, al termine della prova, smetteva di piovere consentendo così un tranquillo svolgimento delle premiazioni nel consueto clima ilare e divertito del
dopo corsa.
Prossimo appuntamento a Baldissero d’Alba il 3 settembre per disputare la Decima Prova del Campionato Provinciale Strada.
Guido Ragazzini
CAMPIONATO NAZIONALE DELLA MONTAGNA CSAIN 2023
Servizio e immagini Fabrizio Gulmini.
Sabato 15 Luglio si è svolto con partenza dalla città di Varallo (Vc) il “Campionato Nazionale della montagna Csain 2023” con la cicloscalata Varallo-Alpe Sacchi.
L'evento ha preso forma grazie all'idea sviluppata tra gli organizzatori Erio Belloni “Team Valli del Rosa” e Gionni Miscioscia “Pedale Cossatese” con Mauro Osti, Assessore allo Sport dell’Unione dei Comuni della Valsesia e l'amministrazione comunale con il Sindaco di Varallo Pietro Bondetti e l'assessore allo sport Roberta Bonazzi.
Alle ore 14.30 gli atleti hanno dato il primo colpo di pedale per affrontare il tratto di Km 1,1 tra le vie cittadine attraversate in sicurezza grazie al lavoro congiunto delle forze dell'ordine, per poi arrivare nella splendida e storica cornice di Piazza Vittorio Emanuele II.
Ai piedi della pregevole statua del primo Re d'Italia, breve sosta per una foto di gruppo con tutti i partecipanti e le autorità e quindi di nuovo in sella, questa volta in direzione del vero e proprio tratto agonistico.
L'ascesa alla vetta della Colma di Ballano si anima subito dopo il km 0, anche se si tratta per lo più di tentativi da parte di alcuni corridori che vengono neutralizzati in brevissimo tempo. Il percorso di Km 10,4 si presenta agli atleti in costante progressione, ma anche con passaggi incantevoli come quello nella frazione di Camasco. Fondamentale per i corridori in gara, sapere gestire al meglio le proprie energie, evitando come si dice in gergo di “saltare” vanificando la prestazione.
Alla fine il più veloce per la classifica assoluta è stato lo Junior Anton Hrabovskyi alla media di 22.15 che ha tagliato per il primo il traguardo con il tempo finale di 28'10” staccando di 52 secondi Giovanni Ottonello (Tre Colli Cycling Team) 29'02” e Simone Capelli (Lundici Sarco) 29'22”.
Nella categoria femminile vince Daniela Gaggini (UC Induno Olona) con il tempo di 37'14” davanti a Monica Coppo (Velo Valsesia) 38'32”, terza Rosella Bazzarello (Team Media Bike).
La cerimonia di premiazione coordinata da Gianni Riconda delegato Csain Biella, Vercelli e Canavese ha visto la presenza del consigliere nazionale Csain Elisa Zoggia, del Sindaco Bondetti, dell'Assessore Bonazzi e degli organizzatori Belloni e Miscioscia.
Il momento cloù è stato rappresentato dalla vestizione delle maglie tricolori indossate dai neo campioni nazionali della montagna Csain 2023, Rosella Bazzarello, Matteo Lenoci, Mattia Pasquali, Angelo Pelosin, Luigi Sanzone, Gianluigi Maiocchi, Mauro Bonamici, Geo Pasquali e Roberto Merli.
Grazie alla solida collaborazione tra CSAIN CICLISMO e gli organizzatori,
SCONTO DI 10EURO IMMEDIATO
AI CICLOAMATORI TESSERATI in asd CSAIN
Nell'atto dell'iscrizione su ENDU, scrivere nella casella coupon il codice "CSAIN2023" (senza le virgolette) è valido fino al 31 luglio, per la Granfondo o per la combinata (GF+crono)
In giornata finalmente dal tempo stabile tendente al bello, ci si ritrovava in quel di Carignano (TO) per disputare la Settima Prova del Campionato Provinciale Strada.
Il percorso non presentava alcuna difficoltà altimetrica ed era perciò la velocità, come vedremo, a determinare la selezione nelle due consuete partenze, l’una riservata agli “Under 50” e l’altra agli “Over 50”.
All’apertura della corsa dei più giovani si assisteva all’immediato attacco di due corridori: Fissore (Team Bike Pancalieri) e Albiero (Garda Scott Matergia) che, dopo aver percorso una mezza tornata del percorso dei tre previsti, si rialzavano ben consci del fatto che il gruppo stava sopravvenendo da dietro in velocità, tirato dalle squadre rimaste fuori dal tentativo di fuga e numericamente più rappresentate.
Riassorbiti i due avanguardisti, veniva percorso circa un giro e mezzo a scatti e contro scatti senza che da questi ne conseguisse un’azione decisiva.
All’inizio del secondo giro, all’ennesimo rilancio, si avvantaggiavano una dozzina di atleti, ma senza che all’interno di tale drappello vi fosse un corridore del “Team Bike Pancalieri”.
Ciò faceva sì che nuovamente Fissore, particolarmente “in giornata”, appena dopo aver superato l’abitato di Pancalieri, tentava, con successo, il riaggancio ai fuggitivi, trascinando con sé Davi (Sanetti Sport), Marchetta (Aurantia) e un altro corridore del “Team Bike Pancalieri”
Avvenuto il ricongiungimento, come di consueto capita, veniva però a mancare collaborazione fra il gruppetto costituito da una ventina di corridori e ciò determinava, all’inizio del terzo giro, il tentativo di allungo solitario del forte passista Davi, tentativo che sembrava coronato dal successo dal momento che l’alfiere della “Sanetti Sport” prendeva immediatamente un discreto vantaggio sui diretti avversari, incerti sul da farsi.
L’unico a non avere incertezze di sorta – il compito di chiudere su Davi sarebbe stato della compagine numericamente più corposa all’interno del gruppetto di una ventina di unità -, era Fissore, alla cui ruota si poneva lesto Magliotto (Veloplus Team), che con un prepotente allungo raggiungeva Davi.
Si formava quindi, in prossimità di Pancalieri, un terzetto ben assortito e convinto a collaborare per andare all’arrivo.
La concordia si interrompeva a circa tre chilometri dal traguardo dove cominciavano una serie di scaramucce volte “a saggiare la gamba” e le intenzioni degli avversari.
L’attacco risolutivo era portato da Fissore – vero mattatore della corsa dal “chilometro zero” fino alla conclusione -, a circa un chilometro e mezzo dal traguardo, azione che gli consentiva di giungere a braccia alzate sul traguardo, seguito a breve distanza da Magliotto e quindi Davi.
La volata degli inseguitori era appannaggio del veloce Dalla Pietà (Veloplus) che regolava, nell’ordine, Albiero (Garda Scott Matergia), Segnati (Team Finotti Cicli), Menini (Veloplus Team), Mostaccioli e Perosino (Team Bike Pancalieri) e Conti (Veloplus Team) per citare, come si conviene, i primi dieci della classifica.
La gara degli “Over 50” si apriva a gran velocità con le solite scaramucce dalle quali però non sortiva alcuna azione decisiva.
Un effimero tentativo di fuga si generava a metà del secondo giro, nel tratto di strada che riportava in Virle, protagonisti Ferracin (Vigor Cycling Team), Turco (Team Poirinese) a cui si univa, con un prepotente allungo, Dell’Erba, e, dopo un breve e faticoso inseguimento, Ragazzini (Asnaghi Cucine).
Il quartetto aveva però breve vita giacché il gruppo non dava tregua e si riportava velocemente sui quattro.
Tuttavia, l’indomito Ferracin al giro seguente ed ultimo – il corridore del “Vigor Cycling Team” attivo come Danilo Fissore dal “Km Zero” -, si produceva nell’ennesimo attacco, lestamente seguito da chi, Raviolo (Team Santysiak) aveva ben intuito che fosse allungo risolutivo.
I due collaboravano quel tanto che bastava per garantire loro di raggiungere il traguardo e disputare la volata per il successo, successo che arrideva a Ferracin, prevalendo egli nettamente sul compagno di fuga Raviolo.
A breve distanza, a guadagnarsi il podio, giungeva il tetragono Lentini (Team Bike Pancalieri), riuscito nel finale a scappare dal controllo del gruppo, gruppo che veniva regolato in volata dallo “specialista delle volate”, Picco (Bike Delu Mapei) che prevaleva su Fissore (Team Bike Pancalieri), quindi Perucca (Ciclo Polonghera), Grosso (Endura Team), Alparone (Ciclo Polonghera), Finotto (Team Bike Pancalieri) e Gecchele (Team Bike Pancalieri), tutte ruote notoriamente veloci e che non hanno timore a gettarsi nella mischia degli arrivi affollati.
Terminate le prove, ci si ritrovava per le premiazioni nel consueto clima ilare e divertito del dopo corsa, dandoci appuntamento a Murello (CN) per domenica 2 luglio ove si disputerà l’Ottava Prova del Campionato Provinciale Strada.
Guido Ragazzini
Una coppia inossidabile che condivide la passione per lo sport, una passione che li fa praticare e li unisce nell’organizzazione di manifestazioni, ed un gruppo sportivo pronto a supportarli nelle loro iniziative. Gli ingredienti del successo ci sono tutti, e trasformano ogni evento in una festa.
Questa, in poche parole, è la Corri e Pedala organizzata dall’Endura Team VDL della presidente Francesca Bellezza con il marito Jacopo Padoan. Alla prima edizione, nata da un’idea condivisa di un Challenge differente e promossa da Csain, l’iniziativa viene subito accolta con favore dai partecipanti che si ritrovano domenica 11 giugno al Velodromo Francone di San Francesco al Campo.
Singolarmente o a staffetta, i partecipanti affrontano il percorso tecnico due volte a piedi e tre volte in mountain bike prima di tagliare il traguardo tra gli applausi del pubblico presente.
Nella frazione podistica è la coppia formata da Bruno Pasqualini e Stefano Caramento a dettare il ritmo infliggendo un minuto al duo di Daniele Gallon e Enrico Bertolino e due minuti a De Maio Francesco e Walter Roda. Ma il tratto ciclistico rimescola le carte: è da subito evidente che le forze delle prime due coppie si ribaltano ponendo al comando Gallon e Bertolino, ma la vera rivelazione è la coppia Endura Team di Jacopo Destefanis e Lorenzo Barilati che con un’accelerazione notevole si posizionano sul secondo gradino del podio, mentre Roda e De Maio scivolano in quinta posizione.
Al termine delle competizioni i riflettori si spostano sul palco al Velodromo, dove sono pronte le premiazioni a base di prodotti del pastificio Rapelli di Piazza Gallenga, la storica piazza medievale a Lanzo Torinese, e numerosi premi ad estrazione.
Ma prima della premiazione una piccola intervista ai partecipanti, e in particolar modo a Bruno Pasqualini: l’ex atleta olimpionico di canottaggio a Sidney e Campione Mondiale, Europeo ed Italiano di Triathlon Medio e Iron Man, che oggi si è messo in gioco con gli altri.
Non resta che festeggiare il successo della prima edizione, con l’augurio di successi maggiori.
In una giornata moderatamente calda benché assolata convergevano su Busano (TO) un discreto numero di corridori per partecipare alla “Sesta Prova del Campionato Provinciale Strada” facente parte del challenge indetto dalla C.S.A.in.
Il percorso - che si svolgeva nel classico anello da percorrersi in senso orario lambente le località di Busano e Favria per giungere all’arrivo posto tradizionalmente innanzi al Bar Ristorante “La Rocchetta” di Busano -, era battuto dal vento, a favore nel tratto in leggerissima salita che riportava verso Busano e ciò favoriva una media di velocità particolarmente elevata in entrambe le prove, ovvero in quella riservata agli “Under 50” come in quella agli “Over 50”.
La prima di queste si apriva, già nel corso della prima tornata delle cinque previste, subito dopo l’ampia curva che immetteva nel falsopiano di cui sopra, con l’attacco di una decina di elementi, decina che veniva immediatamente a ridursi, mancando l’accordo fra il gruppetto di fuggitivi, proiettando così in avanti quattro atleti: Fissore (Team Bike Pancalieri) il compagno Mostaccioli, quindi Marchetta (Aurantia) e Albiero (Garda Scott Matergia).
I quattro, collaborando senza titubanze, facevano il vuoto dietro di loro fino a che, all’ultimo giro, dopo il suono della campana, nel tratto di falsopiano a scendere, tentava l’allungo solitario Marchetta, ma Mostaccioli era lesto a riportarsi sulle ruote dell’alfiere dell’”Aurantia” per scoraggiarne l’azione a favore del compagno Fissore come di lui stesso, notoriamente entrambi favoriti in caso di arrivo in volata.
Ciò nonostante, Marchetta ci provava e riprovava ancora a togliersi di ruota Mostaccioli e così l’atleta del “Team Bike Pancalieri” nei confronti di Marchetta, ma l’andatura “a singhiozzo” favoriva il rientro di Albiero e Fissore.
Si riformava perciò nuovamente il quartetto di avanguardisti originario, ma la “pax armata” durava assai poco vedendo il duo del “Team Bike Pancalieri” attaccare a ripetizione fino a che Mostaccioli, sganciatosi dal gruppettino, tirava diritto in solitaria verso l’arrivo col compagno Fissore a ruota di Marchetta e Albiero che, a loro volta, tiravano a tutta per riportarsi su Mostaccioli: della manovra ne approfittava Fissore per saltare i due avversari e ricongiungersi al compagno col quale giungeva insieme al traguardo per poi transitare per primo, seguito dal sodale Mostaccioli; a breve distanza giungeva Marchetta che regolava in volata Albiero e si assicurava così il podio.
La volata del gruppo era appannaggio del sempre veloce Altare (Sanetti Sport) che prevaleva, nell’ordine, su Calandra (Garda Scott Matergia), Padula (Leynicese Racing Team), Berri (Polito Cycling), Barra (Aurantia) e Osella (Ciclo Polonghera), quest’ultimo ex professionista che, con la propria presenza, purtroppo assai rara, nobilitava l’intera prova.
La corsa degli “Over 50” si apriva, come di consueto, con una serie di scaramucce, esaurite le quali vedevamo proiettarsi in avanscoperta Grappeja (S.C. Piossasco) a cui prontamente si univa Bausardo (Asnaghi Cucine) raggiunti presto da Ferracin (Vigor Cycling Team) che con una violenta accelerazione distanziava il gruppo per ricongiungersi ai due fuggitivi.
Si formava così un terzetto che, senza indugi, inanellava un giro dopo l’altro – il gruppo, tirato essenzialmente da Lentini (Team Bike Pancalieri) e dal duo della “Ciclo Polonghera”, Dellerba e Alparone, si portava ad una manciata di secondi dal terzetto nel finale di corsa avendo i tre fuggitivi rallentato il loro incedere per via degli attacchi portati da Grappeja nelle fasi terminali della gara -, fino a che, ormai prossimi al traguardo, era Grappeja che tentava in un paio di occasioni il “colpo da finisseur”, tentativi rintuzzati senza esitazione da Ferracin.
Il terzetto ricompattato si presentava nel rettifilo dell’arrivo a disputarsi il successo, successo che era agevolmente conseguito da Ferracin su Bausardo e Grappeja.
Poco distante giungeva Ragazzini (Asnaghi Cucine) che, partito all’incirca un chilometro prima del traguardo, coglieva la “medaglia di legno” al “photofinish” su Bruno (ASD Dilettantistica Bikers) e Fissore (Team Bike Pancalieri) che sopravvenivano da dietro a forte velocità, quindi, nell’ordine, Lentini, Dellerba, Alparone e Foravalle (Cicli Capella) a completare i primi dieci della classifica.
Esaurito il pathos agonistico si passava alle premiazioni sotto la regia di Elisa Zoggia come del suo staff, nella consueta atmosfera rilassata ed ilare che si instaura tipicamente nel dopo corsa.
Guido Ragazzini
Cigliano (Vc) Campionato interregionale CSAIn cronometro individuale
2° trofeo UC Cigliano
E' una bella giornata di sole quella che attende gli specialisti della corsa contro il tempo in quel di Cigliano (Vc).
Sono una sessantina gli iscritti pronti a sfidarsi per la conquista della maglia di campione interregionale Piemonte/Lombardia/Liguria,
Primi a partire i portacolori della Società organizzatrice, l'UC Cigliano del patron Davide Santia'. E' Fabio Fontana che si aggiudica la sfida sociale precedendo Massimo Aimaro e Lorenzo Donà.
A vincere la crono con il tempo di 13 minuti e 43 secondi alla media di (quasi) 46 km/h, a ci pensa Bufalino Maranella Ivan(M5) portacolori del team Rodman azimut, che precede, di un solo secondo, Francesco Colombo (Jun) tesserato per l'UC legnanese mentre, a 14 secondi arriva Bruno Sanetti (M2) capitano del Sanetti sport.
In quarta posizione troviamo Andrea Manzotti, è poi la volta di Marco Minniti, Angelo del Ponte ed Eugenio Pasquato.
Ottavo è Fabio Selmi che precede Andrea Mazza e Mauro Boldrini (M4) che chiude la top 10.
A partenze terminate e redatte velocemente le classifiche dai ragazzi di "I - running" si va in premiazione.
E' il Sindaco di Cigliano, Diego Marchetti, che procede alla vestizione delle maglie dei neo campioni regionali CSAIn che risultano essere
Junior Eugenio Pasquato
M1 Luca Carena
M2 Andrea Mazza
M3 Angelo Pelosin
M4 Flavio Giardini
M5 Franco Mango
M6 Massimo Salone
M7 Marco Farina
donne A Elena Battistini
donne B Rosella Bazzarello
Si prosegue poi con la premiazione dei vincitori di categoria e, di seguito, categoria per categoria con borse di prodotti vari per tutti i classificati.
a causa del maltempo e dell'allerta meteo, la gara di Pessione di sabato 20 maggio è annullata
Attirati da percorso vario ed adatto ad ogni tipologia di corridore, erano in molti a presentarsi – in particolar modo i corridori “over 50” erano in gran numero, cosa questa, la ricorrente prevalenza numerica dei più “anziani” rispetto ai “giovani”, su cui abbiamo già succintamente ragionato in una cronaca precedente -, in una calda ed assolata giornata in quel di Poirino per disputare la Terza Prova del Campionato Provinciale Strada nonché “3° G.P. Poirinese” organizzato con gran dispendio di mezzi al seguito della corsa dall’omonima squadra locale.
Si diceva del percorso, detto da definizione in uso “vallonato”, che contemplava tre tornate del “circuito dei Gianin” per poi giungere in un’occasione sola a Poirino, ove era posto partenza ed arrivo della gara per un totale di chilometri ottanta, chilometraggio del tutto congruo con le forze in campo, cioè con corridori maturi per età ed esperienza.
La corsa degli “Under 50” si apriva come di consueto con scatti e contro scatti che già al primo giro, ancor prima di imboccare i saliscendi della zona dei “Gianin”, selezionavano un gruppetto di quattro elementi: Fissore (Team Bike Pancalieri), Marchetta (Aurantia), Criscione (Bike4Langhe) e Boccardo (Team Poirinese). Immediata la reazione dei contro attaccanti – Mostaccioli (Team Bike Pancalieri), Pacchiardo (Aurantia), Merli (Pedale Godiaschese) e Magliotto (Veloplus Team) -, che si proiettavano in avanti nel tentativo di congiungersi ai quattro fuggitivi, ricongiungimento che avveniva alla seconda tornata dei “Gianin”.
Si formava così un ottetto, ma questo in breve si frantumava poiché vi erano troppi e troppo forti corridori titolati alla vittoria finale e di ciò ne approfittavano in due, Tommaso Boccardo (Team Poirinese) e Fissore (Team Bike Pancalieri) che abbandonavano la compagnia.
Mostaccioli si poneva ovviamente a ruota dei rimanenti cinque atleti dell’ottetto originario per favorire la fuga del compagno Fissore e tanto bastava perché il duo di testa non venisse più ripreso.
Il gruppetto di sei corridori attardatosi veniva così finanche ripreso dal plotone principale, ma Merli, in corrispondenza della salitina di Pralormo, si lanciava nuovamente all’attacco, prontamente seguito da Mostaccioli.
Si generava così un duo di contro attaccanti che, senza tentennamenti né esitazioni di sorta, collaborava per giungere all’arrivo, arrivo che vedeva nel frattempo sfrecciare per primo e cogliere così la vittoria Fissore (Team Bike Pancalieri) su Tommaso Boccardo (Team Poirinese) a cui seguiva Mostaccioli che prevaleva in volata sul compagno di fuga Merli.
La volata degli inseguitori era di Dalla Pietà (Veloplus Team) su Pacchiardo (Aurantia) quindi Rizzi (Veloplus Team), Minniti (Seven Club), Criscione (Bike4Langhe) e Lavagna (Sanetti Sport), a chiudere la rosa dei primi dieci.
La corsa degli “Over 50” si apriva con un immediato tentativo di fuga operato su iniziativa di Cenci (Ristorocycles Team) a cui lestamente si univano Lentini (Team Bike Pancalieri), Penco (Bici Camogli) e Ragazzini (Asnaghi Cucine).
Il loro tentativo di fuga era però destinato a durare una manciata di chilometri giacché il gruppo avesse avuto sempre a vista il quartetto, quartetto che in corso d’opera perdeva dapprima un corridore e poi infine si rassegnava al ricongiungimento col gruppo che avveniva in corrispondenza della breve rampa dei “Gianin”.
Ricompattato il plotone, ripartivano le scaramucce che proiettavano in avanti un sestetto al cui interno riuscivamo a distinguere Fissore (Team Bike Pancalieri) e Dell’Erba (Ciclo Polonghera) ai quali si congiungevano, dopo un inseguimento che si concludeva affrontando per la seconda volta la salitella dei “Gianin”, un’altra decina di corridori; ma purtuttavia, dopo l’ennesimo ricompattamento del gruppo, non era questa l’azione che avrebbe determinato le sorti della corsa bensì quella che si originava appena dopo il traguardo volante e che vedeva Guglielmino (Team De Rosa Santini) proiettarsi all’attacco prontamente seguito dai seguenti corridori: Soro (Bici Camogli), il compagno Penco, Finotto (Team Bike Pancalieri), Bausardo (Asnaghi Cucine) e Dell’Erba (Ciclo Polonghera).
I sei principiavano immediatamente a collaborare intuendo che quella fosse l’azione che li avrebbe portati all’arrivo e così avveniva, cioè il sestetto compiva un intero giro del percorso fino a presentarsi all’arrivo di Poirino per la volata finale.
Giusta la lettura del traguardo effettuata dal Finotto che imboccava a tutta la rotonda – da effettuarsi nel senso di marcia consentito -, presentandosi quindi al breve rettifilo ove era posto l’arrivo già in prima posizione e, mantenendosi tale, coglieva così la vittoria a braccia alzate, seguito a qualche metro di distanza da Dell’Erba, Bausardo, Soro, Guglielmino e Penco.
La volata del gruppo era appannaggio di Silvestri (Ciclo Bordighera) che prevaleva su Lentini (Team Bike Pancalieri), il sodale Fissore e Turco (Team Poirinese) che chiudeva la rosa dei primi dieci della classifica.
Guido Ragazzini
ATTENZIONE!
A causa del previsto maltempo la gara su strada di Moncrivello e mtb di Baldissero Torinese sono state rinviate
Resta confermata la gara di Osasio di sabato 29 aprile
Una giornata scintillante e fresca accoglieva un esiguo numero di corridori in quel di Macello (TO), comune agricolo della piana pinerolese, per disputare la “Seconda Prova Campionato Provinciale Strada”. Il percorso, senza alcuna difficoltà altimetrica – l’unica criticità era rappresentata dal vento che spirava dalla pianura in direzione della montagna -, si sviluppava per una sorta di triangolo, lambente la località di partenza quindi Buriasco per poi riportarsi verso Macello, in prossimità della quale era posto l’arrivo.
Nella prima partenza, quella riservata ai corridori “Under 50”, compiuta una tornata del percorso, erano dapprima in otto, quindi in cinque ad avvantaggiarsi sugli avversari: Agù (Castagnone), Albiero (Garda Scott Matergia), Fantini (Roracco), Mostaccioli (Team Bike Pancalieri) e Pacchiardo (Aurantia).
Tuttavia, il “gruppo”, tirato dai forti passisti Tommaso e Lorenzo Boccardo (Team Poirinese) unitamente a Criscione (Bike4Langhe), recente vincitore della GF “Mangia e Bevi” svoltasi a Vercelli, si faceva sotto al quintetto di testa, annullando così il loro tentativo di fuga.
Al terzo giro, ben lontano quindi dalla conclusione dei sei previsti, approfittando di un rallentamento del gruppo, provava l’allungo solitario Albiero, prendendo un bel vantaggio sui diretti inseguitori; rompeva gli indugi Marchetta, intuendo che l’azione di Albiero potesse essere quella decisiva, proiettandosi in avanti con un paio di progressioni, prontamente seguito da Mostaccioli.
Dopo un breve inseguimento, il duo Aurantia-Team Bike Pancalieri riprendeva il fuggitivo, formando così un terzetto che senza ritrosie collaborava per restanti tre giri, fino a cinquecento metri dall’arrivo quando Albiero tentava un timido allungo lestamente chiuso da Mostaccioli che prolungava la propria azione fino a conseguire la vittoria per una manciata di centimetri su Marchetta. Terzo l’alfiere del “Garda Scott Matergia”, Albiero.
La quarta piazza era di Tommaso Boccardo dietro il quale si poneva Fantini e, a seguire, Boettti (Vigor Redmount), Camia (Bike4Langhe), Agù, Zavattero (Roracco) e Bruno (Team Poirinese, a completare la classifica dei primi dieci.
La corsa degli “Over 50” si apriva con i consueti attacchi e contro attacchi dai quali usciva Finotto (Team Bike Pancalieri) seguito da Ragazzini (Asnaghi Cucine). Il duo, niente affatto intimorito dal fatto che la corsa fosse al suo esordio e mancassero perciò parecchi chilometri alla sua conclusione, procedeva di comune accordo, ma il gruppo non ci stava e, dopo un breve inseguimento protrattosi per qualche chilometro, riacciuffava i due fuggitivi.
Un paio di giri del percorso trascorrevano fra continui tentativi di fuga, ma senza che alcuno di questi ne sortisse un’azione decisiva; era al terzo giro che, sotto impulso di Bonato (Team Santysiak), a cui si univano altri cinque corridori, Finotto, Ragazzini, Cenci (Ristorocycles Team), Ferracin (Vigor Cycling Team) e Alparone (Ciclo Polonghera), che si formava la fuga destinata a giungere all’arrivo.
L’accordo fra i sei si instaurava immediatamente per i tre giri rimanenti e l’armonia veniva rotta da Ragazzini all’ultimo giro tentando egli un allungo per andare all’arrivo, ma il suo tentativo era prontamente stroncato da Ferracin, alla cui ruota si ponevano gli altri quattro corridori. Curva secca a destra, imboccando la SP 159, un paio di veloci curve e partiva nuovamente Ragazzini che compiva in solitaria i circa due chilometri e mezzo che lo separavano dall’arrivo e conquistando così la prima posizione.
La seconda piazza era di Bonato, partito a cinquecento metri dal traguardo, a cui seguivano, nell’ordine, Ferracin, Cenci, Finotto e Alparone. La volata del plotone era appannaggio della ruota più veloce in gruppo, cioè Picco (Bike Delu Mapei) su Dell’Erba (Ciclo Polonghera), D’Apollo (Team Bike Pancalieri) e Bianco (Terre della Granda) a completare la rosa dei primi dieci.
Si passava quindi alle premiazioni nel solito clima festoso del dopo gara, dandoci appuntamento per la “Terza Prova Campionato Provinciale Strada” che si terrà sabato 6 maggio in quel di Poirino.
Guido Ragazzini
VARALLO E LA VALSESIA PER UNA GRANDE TAPPA DEL CIRCUITO “GT GRAN TROFEO”, AL VIA 226 CICLISTI, L'ARRIVO AL PASSO DELLA COLMA CON PENDENZE FINO AL 15%. LA SODDISFAZIONE E' TANTA.
Servizio Fabrizio Gulmini
Una bellissima salita! E' stato questo il commento più ricorrente tra i 226 partenti della quarta tappa del circuito "Gran Trofeo Mediofondo” ideato e coordinato da Davide Morosino.
L'arrivo sul Passo della Colma a cavallo tra le province di Vercelli e Verbano Cusio Ossola dopo Km 8,5 di salita vera ma fattibile per tutti, al punto che anche i meno allenati gestendo con oculatezza le proprie forze, sono riusciti a portare a termine il tratto cronometrato e regalandosi una meritata soddisfazione.
Non è un caso, se all'affollato e ricco ristoro posizionato a pochi metri dal traguardo,
i tanti sorrisi ed i racconti di quanto successo, siano stati ancora una volta, gli ingredienti genuini di un challenge che ha come obiettivo principale, quello di fare divertire i concorrenti in una clima sereno, dove l'agonismo è il benvenuto e presente, ma altrettanto lo è, l'aspetto dell'esperienza legata alla passione per la bici al di la del risultato in classifica.
La giornata è iniziata di buon ora, alle ore 7.30 nella splendida e storica cornice di Piazza Vittorio Emanuele II a Varallo, dove la pregevole statua del primo Re d'Italia, ha dato l'ideale benvenuto ai partecipanti.
Il Teatro Civico, luogo per eccellenza di cultura ed arte posto proprio a ridosso del monumento, per alcune ore ha aperto le sue porte, questa volta per consentire le operazioni di segreteria e consegna dei pacchi gara al cui interno vi era tra l'altro un pregiato cappello griffato Named, da utilizzare con temperature più “frizzanti”.
Gli ampi spazi ed il rispetto del luogo, hanno favorito questo passaggio in maniera puntuale ed ordinata.
La piazza si anima sempre più, arrivano i gruppi delle squadre, alcune delle quali anche affrontando ben più di qualche chilometro per esserci, ed il colpo d'occhio dal Sacro Monte di Varallo, sito Unesco e patrimonio dell'umanità che domina dall'alto la piazza, regala la prima positiva sensazione di successo in termini di partecipazione.
Lo start delle ore 9 si avvicina, la concentrazione sale, l'auto di inizio gara si posiziona sotto l'arco di partenza, il Sindaco Pietro Bondetti e l'assessore allo sport Roberta Bonazzi di li a qualche secondo, abbasseranno la bandiera dando il via e la loro gioia e la gioia di tutti i presenti.
Tre, due, uno si sente scandire e finalmente si parte!
Nel gruppo di testa c'è Franco Mango Presidente del Velo Valsesia che non ha esitato un minuto a collaborare con il comitato organizzatore, mettendo a disposizione la perfetta conoscenza del territorio unita alla consolidata esperienza di tante gare, anche titolate, fatte negli anni.
E' la gara di casa e la voglia di fare il massimo ha coinvolto anche la squadra che si è presentata numerosa al via.
I primi chilometri sono come consuetudine dietro macchina a velocità controllata, in perfetto coordinamento con la polizia locale di Varallo ed attraversando i paesi della Valsesia che si svelano poco a poco in tutta la loro bellezza.
Al chilometro quindici, la prima salita degna di questo nome è quella della Ferruta, affrontata dal versante di Borgosesia, ben conosciuta ed apprezzata da queste parti, non fosse altro per l'impegno che richiede nell'affrontarla. L'attacco con una media del 5% che sale costante all'8% per poi culminare con la doppia cifra, un bel 12%, che non lascia spazio ad interpretazioni.
Il gruppo si sfilaccia e compatta più volte come è normale in tratti impegnativi come questo, ma con il progressivo avvicinamento a Roccapietra, la più popolosa frazione di Varallo con più di seicento abitanti, si inizia a sentire nell'aria la giusta tensione emotiva.
La macchina di inizio corsa, anticipata dalle moto della scorta tecnica, transitano al “cancello” d'ingresso dove sono posizionati i transponder del cronometraggio, qui è tutto ok e di lì a pochi istanti, ecco sullo sfondo arrivare i corridori.
Ritmo sostenuto, favorito anche dalla presenza, a sorpresa, di un buon numero di giovani atleti provenienti dall'Olanda che, in zona per un Training Camp, hanno valutato come un'ottima opportunità, partecipare al “Gran Trofeo Valsesia”.
La salita con pendenze ad incremento costante, dal 5% al 15% si sono fatte sentire nelle gambe degli atleti/e, ma si sa, nessuno alla fine vuole mollare e ancora di più nella tappa di oggi, chi per mere questioni di classifica, piuttosto che per orgoglio personale.
Il Passo della Colma, conosciuto anche come Colma di Civiasco a quota 942 metri è l'epilogo di tanta sana fatica. Dai ventidue minuti e sedici secondi di Alessandro Barra (ASD Panache) che taglia per primo il traguardo della classifica generale, ai ventitrè minuti e quindici secondi di Michele Rezzani (Roadman Azimut Squadra Corse) che completa la top ten, troviamo i principali protagonisti del GT.
Cristiano Burzio (Garda Scott Matergia) 3°, Leonardo Mona (Roadman Azimut Squadra Corse) 4°, Lorenzo Alladio (Team Cycling Center) 5°, Giuseppe Lalli (Guidi-Rosasbike) al sesto posto. Stefano Long (Cyclosfera) 8°, Filippo Meazzi (Speedvelò) invece è nono. E gli atleti olandesi? Sven Van Der Werf è secondo, mentre Luuk Loohuis settimo.
Terminata la fatica, inizia il terzo tempo e dal ricco ristoro con acqua, sali, bibite, merendine e banane, si passa al rientro libero dei team in direzione Varallo, un momento che in ogni post tappa, regala momenti felici a tutti/e.
Arnaldo ed il suo staff nel frattempo preparano il risotto party, questa volta con salsiccia e barbera, si espongono le classifiche su tabelloni creati ad hoc e brandizzati GT, si prepara la videocamera per trasmettere in diretta streaming la cerimonia di premiazione ed eccoci all'atteso momento.
Lo speaker Fabrizio Gulmini e l'organizzatore Davide Morosino, alla presenza del Sindaco Bondetti, dell'assessore allo sport Bonazzi, del Presidente Velo Valsesia Mango, ringraziano tutti gli atleti/e rinnovando loro invito a scegliere Varallo come meta per prossime uscite in bici piuttosto che giorni di relax con la famiglia.
Le premiazioni si susseguono con il giusto brio e sul podio sfilano, oltre ai vincitori e piazzati fino al quinto posto nelle singole categorie, anche i rappresentanti delle prime tre società classificate, GCS Livorno Ferraris (pt. 1383), Roadman Azimut Squadra Corse ( pt. 1752) e Myg Cycling Team sempre al comando con 2068 punti.
Si tornerà a gareggiare Domenica 28 Maggio con partenza dal Castello Ducale di Agliè per poi affrontare l'inedita salita di “Pian del Lupo”. L'evento sarà come sempre anticipato dalla puntata in diretta Facebook sulla pagina ufficiale del GT Gran Trofeo in onda Venerdì 26 Maggio alle ore 20.30, dove sarà mostrato in anteprima il video di ricognizione del tracciato di gara, oltre a tutte le ultimissime informazioni per iscriversi alla tappa.
Link classifiche Risultati - Mediofondo della Valsesia | ENDU
Link video gara https://fb.watch/j-M9CAHQqS/
Un cielo minaccioso, unitamente ad un’aria invero fredda per il periodo, accoglieva un discreto numero di corridori in quel di Baldissero d’Alba, intenzionati a disputare il “Gran Premio di Primavera”, nonché “Prima Prova del Campionato Provinciale Strada”.
Ad attendere gli atleti era il classico anello vallonato detto dei “Castagni” - da percorrersi sei volte con arrivo sul brevissimo strappetto in Baldissero -, ormai “reso piatto” dalle medie tenute.
Come sempre più spesso capita, purtroppo, la partenza più numerosa era la seconda, quella riservata agli atleti “over 50” e ciò in virtù del fatto che il ciclismo, almeno nell’Ovest del Piemonte, non sia certo in cima ai pensieri della gioventù, tanto più che quel serbatoio per il mondo amatoriale, che era rappresentato anni fa dalle società ciclistiche giovanili che militavano nella FCI, sia pressoché scomparso; ma tralasciamo questioni annose, e le cui analisi non ci competono, per dire della corsa: la prima partenza, quella riservata agli “Under 50” vedeva sin dalle prime fasi, e così per ben due tornate del percorso, un susseguirsi di una serie di scatti e contro scatti a cura dei più animosi, quali, tanto per citarne alcuni, gli alfieri della “Sanetti Sport”, Sanetti e Davi, Fissore (Team Bike Pancalieri), Criscione (Bike4Langhe), il tridente della “Aurantia”, Marchetta, Allois e Pacchiardo, Tommaso Boccardo (Team Poirinese), citato per nome per distinguerlo dal fratello Lorenzo, anch’egli valente agonista; ma era sul finire del terzo giro che si formava una fuga “importante”, costituita dai seguenti corridori: Marchetta, Sanetti e Altare (Sanetti Sport), Boccardo, Albiero (Scott Matergia) più un corridore di cui non distinguevamo le insegne e scusiamo per ciò con lui.
Pur riuscendo i sei avanguardisti a guadagnare sul gruppo una trentina, quarantina di secondi, gli inseguitori si rifacevano sotto tirati per un intero giro del percorso da Fissore e Criscione, tagliati fuori dal tentativo di fuga.
Annullata la fuga, come capita pressoché sempre appena dopo il ricompattamento del gruppo, si succedevano brevi e violenti allunghi, senza che però da questi ne sortisse un qualcosa in grado di cambiare le sorti della corsa. Era solamente all’ultimo giro, immettendosi nella zona dei “Castagni” che tentava il colpo risolutore Sanetti, prontamente seguito da Pacchiardo, ma anche quest’azione si esauriva senza produrre alcunché. Ripartiva, nella breve discesa che precedeva l’ultimo dosso prima del traguardo, Boccardo a cui lestamente si univa Magliotto (Veloplus Team) poco dietro il quale tentava il riaggancio al duo di testa, senza riuscirvi, Marchetta. A rompere gli indugi era Pacchiardo che, con un’imperiosa accelerata sull’ultima asperità, si riportava su Magliotto e Boccardo; pur tuttavia Magliotto, per nulla intimorito dall’asfalto umido e perciò infido per le poche gocce d’acqua nel frattempo cadute, affrontava “a tutta” l’insidiosa curva a sinistra che introduceva alla breve salitella ove era posto l’arrivo conquistando così la prima piazza, seguito dal veloce Altare che superava di slancio Pacchiardo, quindi Fissore, Minniti (Seven Club), Rignon (Roracco), Perosino (Team Bike Pancalieri), Boccardo (Team Poirinese), Sanetti e Davi (Sanetti Sport) a completare la “rosa dei dieci”.
Scoppiettante, fin dall’avvio di gara, pure il ritmo della corsa riservata ai più anziani, complice il fatto che fosse un bell’incentivo alla velocità il lungo rettifilo in leggera discesa in direzione di Ceresole d’Alba.
Tra i tanti attacchi e contro attacchi, scaramucce che portavano per poche manciate di secondi ad avvantaggiarsi sul gruppo i più baldanzosi - due le squadre più agguerrite, meglio organizzate e numericamente rappresentate: la locale ”Team Bike Pancalieri” e la ligure “Ciclistica Bordighera” -, si segnalava un solo tentativo di allungo degno di nota, quello operato dal duo costituito da Riva (Roero Speed Bike) e Accornero (Fornasari Auto) che, in buon accordo, percorrevano due tornate del percorso prima di essere ripresi da un gruppetto che, nel frattempo, era riuscito ad evadere dal controllo del gruppo.
Si formava così un drappello di una quindicina di elementi che constava, oltre ai due sopra menzionati fuggitivi, Accornero e Riva, i seguenti corridori: Finotto e Lentini (Team Bike Pancalieri), Sardi (Alessandro Ercole Edil), Dell’Erba (Ciclo Polonghera), Bausardo - all’ultimo giro purtroppo vittima di una foratura -, e Ragazzini (Asnaghi Cucine), Raviolo (Team Santysiak), Cucco (Dotta Bike Racing) - il corridore della “Dotta Bike Racing, tra i più attivi, sin dal principio di corsa -, Freno, Lanzo e Silvestri (Ciclistica Bordighera), Cenci (Ristorocycles Team) e Ferracin (Vigor Cycling Team).
Ovviamente in un gruppetto sì nutrito scarso era l’accordo e difatti si susseguivano scatti e contro scatti che non producevano nulla di significativo visto che le molte “ruote veloci” presenti astutamente approfittassero di chi si metteva indirettamente al loro servizio riportandoli sotto a chi tentava di avvantaggiarsi con un ultimo assalto prima della volata ormai “annunciata”; nel frattempo, a complicare le cose, come già riportato nella cronaca della corsa riservata agli “Under 50”, “due o tre gocce” d’acqua erano scese dal cielo e queste, rendendo in particolar modo scivoloso l’asfalto, determinavano la caduta, a circa duecento, duecentocinquanta metri dall’arrivo, nella curva a sinistra che immetteva sul rettifilo finale, del veloce Finotto – fortunatamente per lui solo una serie di seppur dolorose escoriazioni “da scivolamento” le quali, pur tuttavia, non gli impedivano di rialzarsi e tagliare il traguardo.
La volata conclusiva vedeva, ancora una volta in questo 2023, primeggiare il plurivittorioso Ferracin su Cenci e Lentini, quindi, a seguire, la triade della “Ciclista Bordighera”, sempre assai partecipe e propositiva in corsa, cioè, nell’ordine, Silvestri, Lanzo e Freno, poi Cucco, Riva, Raviolo, Ragazzini, Dell’Erba, Accornero, Sardi e Finotto. La volata del gruppo inseguitore era appannaggio del velocista Fissore (Team Bike Pancalieri).
Esaurito il pathos agonistico, si passava alle premiazioni sotto la regia di Elisa Zoggia e dei suoi Collaboratori.
Prossimo appuntamento per la “Seconda Prova del Campionato Provinciale Strada”, martedì 25 aprile, a Macello (TO).
Guido Ragazzini
In allegato le date ed i regolamenti del 1^ e 2^ campionato Provinciale su Strada,
provincia di Vercelli.
Cronaca Quarta Prova Campionato d’Apertura
Cessata la sferza del Foehn, che aveva tormentato il Piemonte tutto nella giornata di sabato, rimaneva come indesiderato strascico una temperatura ben inferiore a
quella della giornata precedente. Cosa questa che non impediva agli animosi convenuti a Murello di disputare la quarta e conclusiva prova del “Campionato d’Apertura”.
Nella prima partenza, quella riservata agli “Under 54” non avveniva nulla di significativo nei primi dei cinque giri previsti – passanti per il classico quadrilatero Murello – Villanova Solaro
– Ruffia -, cioè si alternavano scatti e contro scatti, ma senza che da questi ne sortisse un’azione decisiva. Era solamente sul finire del penultimo giro che si avvantaggiava una decina di
corridori, decina che si sfoltiva sotto l’impeto dei più battaglieri decisi ad operare un’ulteriore selezione; selezione che proiettava in avanti un gruppetto di sette unità così composto: Camia
(Bike4Langhe), Finotto (Team Bike Pancalieri), Dalmasso (Roracco), Dalla Pietà (Veloplus Team), Mostaccioli (Team Bike Pancalieri), Minniti (Seven Club) e Pacchiardo (Aurantia). Tuttavia, gli
attardati - essenzialmente gli atleti della “Sanetti Sport” si prendevano in carico di condurre l’inseguimento -, non demordevano, tenendo i sette ad una ventina di secondi da loro.
Iniziava quindi una lotta sul filo dei secondi che si protraeva per un intero giro, ma, vista la fattiva collaborazione instauratasi nel settetto, i fuggitivi non venivano più ripresi,
consentendo quindi loro di disputare la volata per il primo posto: partiva “lungo”, forse troppo, Pacchiardo che riusciva comunque a prevalere al “fotofinish” su un Minniti in rimonta, quindi
transitavano di qualche metro staccati, nell’ordine, Mostaccioli, che guadagnava così il podio prevalendo su Dalla Pietà, a seguire Dalmasso, Finotto e Camia. Giungevano quindi Magliotto
(Veloplus Team), Veglia (Bike4Langhe) e Oberto (Pedona), a completare i primi dieci della classifica.
Ben diverso l’andamento della corsa riservata agli “Over 54”, visto che, dopo appena pochi chilometri dalla partenza, erano in sette, dopo una serie di attacchi e contro attacchi, a proiettarsi in avanscoperta: Ferracin (Vigor Cycling Team), Giletta (Idem), Bausardo (Asnaghi Cucine), Ragazzini (Idem), Bosticco (Ciclo Polonghera), Piacenza (Cavallino Rosso) e Andreose (Swatt Club). Il drappello dei fuggitivi trovava immediatamente concordia e, senza indugi, procedeva convinto inanellando giri su giri fino a che, nel corso della penultima tornata, attraversando l’abitato di Ruffia, tentava l’affondo Andreose, prontamente seguito dagli altri. Ricomposto il settetto, si ritrovava collaborazione giacché fossero ancora da percorrere una ventina di chilometri e fosse certamente velleitario cercare di sfuggire al controllo di coloro che erano in coppia con un proprio compagno di squadra. Tuttavia, il redde rationem era solamente posticipato di qualche chilometro: il primo a scatenare la bagarre, appena fuori Villanova Solaro, era Giletta, sul quale si riportava dopo un breve inseguimento Ragazzini sul quale si riportava Andreose seguito a ruota dagli altri. Conclusa la azione dell’alfiere del “Vigor Cycling Team”, ripartiva deciso, come strategicamente si conviene, Ferracin, portando alla propria ruota Bausardo e Bosticco.
Il terzetto in breve s’involava, mentre il quartetto retrostante era tirato senza troppa convinzione, ed a fasi alterne, da Andreose e Piacenza, giacché Giletta e Ragazzini, avendo i due compagni davanti, si mantenessero passivi alla ruota dei primi due.
A circa un chilometro dall’arrivo, sentendosi battuto in volata, provava ad anticipare i due compari di fuga, Bosticco, ma il suo tentativo si esauriva sotto la spinta di Ferracin, seguito da Bausardo. Nuovamente ai meno duecentocinquanta metri dal traguardo l’indomito corridore del “Ciclo Polonghera” ritentava il colpo, ma ormai la volata era lanciata e questa premiava per pochi centimetri Ferracin su Bausardo, relegando a podio Bosticco.
Lo sprint per la “medaglia di legno” era del ritrovato e sempre veloce Piacenza, rientrato alle gare dopo qualche anno di “fermo ai box” e subito competitivo, che superava agevolmente Giletta, Ragazzini e Andreose.
Poco dopo transitava la battagliera Stefania Sensi (Team Bike Pancalieri), ottava assoluta, una nota di merito per lei, riuscita ad evadere, insieme a Salvatico (Speed Wheel Savona) e il sempre combattivo Dell’Atti (Terre della Granda), al controllo del gruppo.
Si passava quindi alle premiazioni di giornata, nel consueto clima divertito del dopo corsa, come della classifica generale, essendo quella di Murello l’ultima tappa del challenge detto di “Apertura”.
I vincitori risultavano essere:
Cat. Junior, Marco Minniti (Seven Club)
M1, Enrico Perosino (Team Bike Pancalieri)
M2, Giancarlo Albiero (Garda Scott Matergia)
M3, Antonio Mostaccioli (Team Bike Pancalieri)
M4, Alessandro Agù (Cicli Castagnone)
M5, Giuseppe Finotto (Team Bike Pancalieri)
M6, Michele Bausardo (Asnaghi Cucine)
M7, Valter Giletta (Vigor Cycling Team)
M8, Domenico Succio (ASD Dilettantistica)
Guido Ragazzini
Insieme per una passeggiata solidale l'associazione La Giraffa a
Rotelle
e la Blu di Mare Circolo Parasio, Scuola MTB Imperia
e C.S.A.In Ciclismo
per la 1° edizione della "Passeggiata per tante ruote".
Un raduno veramente unico per una passeggiata sulla nuova ciclabile
di
Imperia per dire che lo sport è di tutti e per tutti. Un
bellissimo
pomeriggio in compagnia di amici vecchi e nuovi. È sempre
bello
ritrovarsi per condividere qualche ora insieme!
Un grazie alla Croce Bianca Imperia per il loro servizio!
Una giornata fresca, ma assolata, accoglieva un discreto numero di corridori provenienti da Piemonte e regioni limitrofe, richiamati da percorso un po' più vario dei soliti sui quali siamo ormai abituati a competere da anni.
Per carità, né Zoncolan né Mortirolo erano ad attendere gli atleti amatoriali bensì il classico itinerario dei “Gianin” – anello da percorre per tre volte fino a raggiungere il traguardo posto in prossimità dell’Abbazia di Casanova -, comprendente brevissime e dolci salitelle in grado, comunque, di scompaginare il gruppo, come vedremo in entrambe le due partenze.
Gruppo che, da quest’anno e per le prove facenti parti del challenge denominato “Campionato d’Apertura”, era suddiviso fra “giovani”, cioè fino a coloro che avessero compiuto i 54 anni di età e “meno giovani”, cioè da 54 anni ed oltre.
La prima partenza vedeva l’alternarsi di scatti e contro scatti per tutto il primo giro senza che da questi ne sortisse un’azione decisiva. Era solamente nella seconda tornata del percorso che si avvantaggiavano due corridori, Calabria (Asnaghi Cucine) e Dalla Pietà (Veloplus), riuscendo a guadagnare sul gruppo una ventina di secondi. Detta azione dei due provocava l’immediata reazione del plotone, plotone che si frastagliava in tanti tronconi nel tentativo di riportarsi sui due fuggitivi, cosa che avveniva in corrispondenza dei faticosi saliscendi dei “Gianin”; si veniva così a formare un drappello di dieci unità composto dal duo della “Veloplus”, Dalla Pietà e Conti, Calabria e Vallante (Asnaghi Cucine), Pacchiardo (Aurantia) insieme al sodale Marchetta, Natali (Bikespace) e Merlino (Idem), Sanetti (Vigili del Fuoco) e Tommaso Boccardo (Team Poirinese).
Tuttavia, essendo i dieci corridori di vaglia che non si accontentano di un piazzamento, non si creava nel gruppetto quella tipica comunione di intenti per “andare all’arrivo”, bensì si succedevano violenti scatti e contro scatti per produrre un’ulteriore selezione, ma senza che dai frazionamenti che ne seguivano, si formasse un drappello che convintamente tirasse diritto. Tentava perciò l’azione solitaria Calabria, guadagnando sui nove inseguitori una quindicina di secondi. Tale risicato margine di vantaggio veniva annullato dalla reazione dei nove, reazione che, raggiunto Calabria, proiettava in avanscoperta una triade di attaccanti: Sanetti, Boccardo e Marchetta a cui prontamente si univano Dalla Pietà, Merlino e l’inesauribile Calabria. Si formava così un plotoncino di sei unità che, questa volta senza tentennamenti né indugi procedeva a tutta in direzione dell’arrivo ormai prossimo.
Ai cinquecento metri dal traguardo provava il colpo da finisseur, forse un po' tardivo, Boccardo, ma i cinque tornavano sotto all’alfiere del “Team Poirinese” disponendosi quindi per la volata finale, volata che era appannaggio del veloce Dalla Pietà che prevaleva su, nell’ordine, Merlino, Sanetti, Marchetta, Boccardo e Calabria.
Poco distante giungevano i quattro superstiti dell’originaria fuga a dieci, regolati in volata da Pacchiardo che si imponeva su Natali, Vallante e Conti.
Nella seconda partenza, fin dall’avvio di corsa, si succedevano allunghi dai quali non sortiva alcunché fino a quando un’imperiosa accelerata di Arpaia (Asnaghi Cucine) trascinava con sé Giletta (Vigor Cycling) e Andreose (Swatt Club).
I tre immediatamente collaboravano e così i compagni di Giletta della “Vigor Cycling” e di Arpaia della “Asnaghi Cucine” prontamente stoppavano coloro che avessero tentato di riportarsi sui fuggitivi; fuggitivi che, in breve, nel mentre il gruppo si produceva in effimere quanto inutili accelerazioni ed altrettante repentine decelerazioni, scomparivano dall’orizzonte.
A metà del secondo giro riuscivano ad evadere dal controllo del gruppo Ragazzini (Asnaghi Cucine), lestamente seguito dal proprio compagno Bausardo e Benedetto (Pessionese). Si formava così un terzetto sui quali si riportavano, dopo un breve inseguimento, un altro duo di corridori dell’”Asnaghi Cucine”, Monti e Speroni. Il quintetto filava spedito fino a scorgere poco distanti i tre avanguardisti, ormai prossimi all’arrivo e pronti a disputare la volata per il primo posto. Primo posto che, dopo un avvincente testa a tesa, veniva meritatamente conseguito da Valter Giletta su Arpaia, mentre Andreose, pago del podio giungeva leggermente staccato.
Giungevano quindi i cinque della controfuga con in testa Bausardo, a seguire Monti, Speroni, Ragazzini e Benedetto.
La volata dei più diretti inseguitori, un drappello di quattro corridori che si era avvantaggiato sul grosso del gruppo, era appannaggio di Ferracin (Vigor Cycling) che superava Bonato (Team Santysiak), Bosticco (Ciclo Polonghera), Bungaro (Team Poirinese) e Dell’Atti (Terre della Granda).
Svoltesi nel consueto clima ilare e rilassato le premiazioni, ci si si congedava dandoci appuntamento a domenica 26 marzo nel classico circuito di Murello (CN), luogo di partenza ed arrivo della quarta prova del Campionato d’Apertura.
Guido Ragazzini
Una gara combattuta anche contro il vento quella che si è svolta sabato 11 marzo a Osasio (To).
I 120 partecipanti poco dopo la partenza hanno visto alzarsi forti venti, che hanno costretto la giuria e la direzione di gara ad accorciare il percorso.
Tra i giovani la fuga ha disputato la volata ristretta vinta da Danilo Fissore davanti ad Antonio Mostaccioli.
Nella seconda partenza ha prevalso Michele Bausardo davanti a Massimo Bosticco ed Enrico Andreose.
Prossimo appuntamento il 18 marzo all’abbazia di Casanova
Borgo d’Ale – domenica 5 marzo
GP d’apertura – 1^ prova
Sono stati oltre 120 i partenti delle due gare svoltasi in mattinata a Borgo d’Ale e valevoli come prima prova del GP d’apertura, mini campionato organizzato in collaborazione con la provincia di Torino.
Sono 45 i partenti della 1^ gara riservata alle categorie M6 M7 M8 e Donne. Partenza regolare per scaldare bene i muscoli ed al secondo giro si stacca un gruppetto di 6 unità composto da ben 5 M6 quali Elio Colombo, Massimo Bosticco, Fabrizio Facciotti, Davide Bellato, Dario Ferracin e l’unico M7 Valter Giletta.
I sei vanno di comune accordo e giro dopo giro il vantaggio sul resto del gruppo aumenta fino ad oltre un minuto.
L’arrivo è cosa loro, nello sprint ristretto vince Bellato su Ferracin quindi Colombo, Bosticco e Facciotti. Giletta è sesto assoluto ma primo M7.
Come detto il gruppo arriva ad oltre un minuto regolato da Michele Bausardo che precede Angelo Borini, Paolo Bianchi, Mario Brusa, Massimo Salone e Mario Gasparetto primo M8 al traguardo.
Tra le donne vince Stefania Sensi che chiude in 25^ posizione assoluta.
Alle 11 in punto tocca al folto gruppo di 75 unità composto da Jun, M1 M2 M3 M4 M5.
Per loro 8 giri del circuito di 7.5 km.
Gara regolare fino al 4° giro quando si avvantaggia un gruppetto di 7 corridori composto dagli Junior Marco Minniti e Danilo Fissore, da Davide Tessitori (M2), Silvio Lentini e Davide Baroli (M5), Fabio Capra (M4) e da Andrea Natali (M3) , ma il gruppo non li molla e li tiene ad una 30ina di secondi. La situazione rimane invariata fino all’ultimo giro quando il gruppo spinge a fondo per ricucire il divario. Pare scontata una volatona di gruppo ma i fuggitivi riescono a mantenere una 15 di secondi per disputarsi una volata ristretta.
Vince Natali (M3) che precede Capra (M4) e Baroli (M5). Seguono, nell’ordine, Lentini (M5), Fissore (Jun) Tessitori (M2) e Minniti (Jun).
Il gruppo è regolato da Giacomo Basso su Antonio Mostaccioli e Luca Canepa che chiude la top 10. Enrico Perosino fa sua la vittoria tra gli M1.
Ecco il calendario completo di tutte le nostre attività per il 2023
Vi aspettiamo!!
Aria di primavera e profumo di compagnia!
Il 19 Marzo alle 15.00 vi aspettiamo al Parcheggio del Piazzale Santa Lucia al Primo per una passeggiata sulla Ciclabile fino a San Lorenzo dove tutti insieme faremo merenda!
Sarà presente la bicicletta Aspasso per portare chiunque, in sedia a Rotelle, voglia partecipare. Possibilità di partecipare anche per chi non può pedalare, metteremo a disposizione alcuni risciò
perché tutti possano stare in compagnia.
Chi ha bisogno del risciò contatti La Giraffa a Rotelle.
Vi aspettiamo!